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SVIZZERALa Francia «non è considerata Paese a rischio»

26.08.20 - 14:30
Lo ha sottolineato il portavoce del Consiglio federale André Simonazzi
Keystone - foto d'archivio
Fonte ats
La Francia «non è considerata Paese a rischio»
Lo ha sottolineato il portavoce del Consiglio federale André Simonazzi
Con oltre 60 casi positivi per 100'000 abitanti è stata superata la soglia critica fissata dall'UFSP. Ma «non è automatico» che entri in quella lista

BERNA - Chi rientra da un soggiorno in Francia non dovrà, almeno per il momento, mettersi in quarantena. Non è infatti stata inserita nell'elenco dei Paesi a rischio. Lo ha detto oggi il portavoce del governo André Simonazzi.

La decisione se inserire la Francia nelle aree a rischio di coronavirus compete al Dipartimento federale dell'interno. Il suo titolare, Alain Berset, «ha illustrato ai colleghi la situazione epidemiologica del Paese, ma nessuna decisione in materia è stata presa,» ha proseguito Simonazzi.

A una domanda sulle conseguenze per la Svizzera che una decisione del genere potrebbe avere, il ministro delle finanze Ueli Maurer si è limitato a dire che «è troppo presto per sapere cosa ciò implicherebbe». Il consigliere federale ha cionondimeno evocato la possibilità che l'esercito venga mobilitato per dar man forte alle guardie di confine.

Con oltre 60 casi positivi per 100'000 abitanti nelle ultime due settimane, la Francia ha superato lunedì la soglia critica fissata dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Ciò non significa tuttavia che il Paese venga inserito nell'elenco. «Non c'è automatismo», ha precisato Maurer.

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