Chi decide il nome di un uragano?

Esiste un accordo tra i vari Paesi.Una volta si usavano solo quelli femminili. Ora il politically correct ha coinvolto anche quelli maschili
Esiste un accordo tra i vari Paesi.Una volta si usavano solo quelli femminili. Ora il politically correct ha coinvolto anche quelli maschili
BERNA - In Svizzera e in Germania si chiama Sabine, in Francia ed in altri paesi lo chiamano Ciara ed è l’uragano che sta spaventando l’Europa: scuole chiuse, voli cancellati, paesi rimasti senza luce. Anche il calcio si è dovuto arrendere, in Olanda sono state rinviate a data da destinarsi Utrecht-Ajax e il big-match tra AZ e Feyernoord e stessa sorte si è avuta in Bundesliga con il derby tra Borussia Mönchengladbach e Köln. Sabine o Ciara che dir si voglia ha anche aiutato a battere per ben tre volte il record di velocità di voli commerciali tra New York e Londra, che hanno coperto la tratta in meno di cinque ore. Secondo i dati del sito di monitoraggio aereo Fligthradar, citato dai media francesi, un Boeing 747 della British Airways ha collegato l'aeroporto Jfk a quello di Heatrow in quattro ore e 56 minuti, invece delle sei ore e 13 stimate. Ma chi è che stabilisce il nome di una tempesta o di un uragano? In Europa esiste un accordo tra i diversi servizi meteorologici nazionali per battezzare le tempeste. È il paese sopra il quale la tempesta raggiunge il livello arancione di attività che impone il nome nell'elenco dei nomi stabiliti all'inizio dell'anno in ordine alfabetico alternando i nomi maschili e femminili. Così, Ciara che ha già raggiunto le Isole britanniche ha ricevuto un nome gaelico, riferendosi a Santa Chiara d'Assisi, che morì l'11 agosto 1253 ma Ciara è un popolare nome femminile in lingua irlandese. È la versione femminile del nome Ciaràn , che significa " dai capelli scuri . Il nome è spesso anglicizzato come Keira o Kiera. I tedeschi hanno il loro sistema, istituito dalla Libera Università di Berlino dal 1954. Il programma "adotta un vortice" è stato lanciato nel 2002 e permette di sponsorizzare una depressione o un'alta pressione dandole il suo nome. "Questo aiuta a sostenere la formazione degli studenti in meteorologia" spiega il loro sito. I candidati all'acquisto devono rispettare la regola degli anni pari (nomi femminili) e dispari (nome maschile) e l'ordine alfabetico. Chi ha acquistato Sabine è un certo Sabine Kaufmann.
keystone-sda.ch/STF (Ramon Espinosa)Non sempre però i nomi di persona sono stati scelti per nominare un urugano. In principio furono quelli dei santi ovvero i nomi dei santi cattolici festeggiati nel giorno in cui la loro forza devastatrice si manifestava. Per questo sono rimasti nella memoria collettiva, ad esempio, gli uragani Sant’Anna e San Felipe, che colpirono Porto Rico il 26 luglio 1825 e il 13 settembre 1876. Prima del 1950 invece le tempeste venivano indicate semplicemente da un numero, poi per qualche tempo è stato usato un sistema basato sull'alfabeto militare con parole come Able, Baker, Charlie, ripetuti ogni anno con la conseguenza di creare confusione.
Nel 1953 la Wmo (World Meteorological Organization) propose un sistema più accattivante con una lista di nomi femminili. Ora si applica rigidamente l'alternanza di genere. Il motivo? Le battaglie del movimento femminista che si opposero al dare solo nomi di donne a fenomeni portatori di sofferenze. Così nel 1979 si decise di adottare una rotazione di nomi maschili e femminili. Vennero aggiunti anche nomi francesi e spagnoli, per tener conto delle lingue usate nei Paesi caraibici, i più colpiti dagli uragani.
Nelle Americhe chi decide è appunto la Wmo e chi è che non ricorda Katrina, Irene, Sandy ma anche Dean, Igor, Matthew, Harvey. Come funziona? Ogni anno, 21 nomi propri sono scelti per gli uragani, in una lista alfabetica creata evitando cinque lettere (Q, U, X, Y, Z). Poi, dopo sei anni, si ricomincia dal primo elenco, eliminando però i nomi degli uragani che hanno provocato morti e gravi danni: per questo alla lettera K non abbiamo più Katrina, che nel 2005 distrusse New Orleans e causò la morte di quasi 2.000 persone, ma Katia. Quando un nome viene ritirato, la Wmo ne sceglie infatti un altro. Dal 2010, sono stati cancellati Igor, Tomas, Irene, Sandy, Ingrid, Erika, Joaquin, Matthew, Otto, Harvey, Irma, Maria e Nate. In pratica i nomi degli uragani vengono decisi ancor prima che si verifichino, così noi già abbiamo una tabella che battezza le tempeste fino al 2024 e oltre.
keystone-sda.ch/STR (Gonzalo Gaudenzi)LE TEMPESTE PEGGIORI DELLA STORIA
Hanno nomi accattivanti quando non dolci ma vengono associati spesso a morte e distruzione. Nel 1900 l'uragano di Galveston ion Texas è ricordato come il fenomeno ciclonico più devastante della storia degli Stati Uniti. Oltre a distruggere completamente la città, provocò oltre 8.000 vittime. L'uragano Okeechobee nel 1928 provocò oltre 4mila morti. Ribattezzato 'il terribile Andrew', nel 1992 l'uragano di categoria 5 che colpì le Bahamas e gli Stati Uniti, provocò la morte di 65 persone e danni pari a circa 20 miliardi di euro odierni, la maggior parte nella Florida meridionale. L’uragano Katrina, abbattutosi sugli Stati Uniti nel 2005, detiene il record di uragano più grave in termini di danni economici (pari circa a 125 miliardi di dollari). Katrina è stato inoltre uno dei fenomeni più violenti nella storia, al quarto posto insieme ad altri uragani per la velocità raggiunta dai suoi venti: circa 280 km/h. L’uragano atlantico che ha registrato i venti più forti è stato invece Allen (1980) con i suoi 305 km/h. Katrina ha causato in tutto 1836 morti. Nel 2011 Irene provocò 56 morti nel suo viaggio tra Caraibi e East Coast. Sandy, infine, nel 2012 uccise 182 persone.







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