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Quando il videogioco online è terreno di caccia per pedofili

Gli approcci indesiderati da parte di adulti a ragazzini e ragazzine che giocano quotidianamente sul web sono in crescita, lo conferma anche la polizia
Depositphotos - foto d'archivio
Quando il videogioco online è terreno di caccia per pedofili
Gli approcci indesiderati da parte di adulti a ragazzini e ragazzine che giocano quotidianamente sul web sono in crescita, lo conferma anche la polizia
ZURIGO - Le piattaforme che offrono giochi virtuali possono rivelarsi dei mondi oscuri abitati da adulti che cercano di abbordare minorenni per stabilire contatti sessuali. Giocano la carta della fiducia, spesso della simpatia, ma il loro unico obie...

ZURIGO - Le piattaforme che offrono giochi virtuali possono rivelarsi dei mondi oscuri abitati da adulti che cercano di abbordare minorenni per stabilire contatti sessuali.

Giocano la carta della fiducia, spesso della simpatia, ma il loro unico obiettivo è quello di ottenere foto erotiche della persona con la quale stanno conversando – il più delle volte si tratta di ragazzini – per poi arrivare a forme di ricatto o a incontri personali dal vivo.

«Avevo quattordici anni quando su un forum dedicato ai “Pokémon” venni contattata da un ragazzo di ventidue anni» ha raccontato Jenny*, oggi ventenne, al portale 20 Minuten. Per oltre un anno e mezzo il ragazzo è stato in contatto con Jenny facendo continue  llusioni sessuali e insistendo per poterla vedere dal vivo per conoscersi. Passare insomma dalla conoscenza virtuale a quella reale. «Ho sempre detto di no. Non volevo mettermi in pericolo o correre rischi», ha raccontato la ragazza.

Sono diversi i racconti di ragazzi e ragazze, abituali videogiocatori online, che sono stati abbordati da sconosciuti che si sono fatti avanti con richieste alquanto strane. Nicola* ha 18 anni e ha raccontato che insieme ai suoi amici ha imparato a ignorare ed eventualmente a segnalare i messaggi ambigui, gli approcci poco consoni al gioco: «Ormai non ci scandalizziamo più per questi tipi di messaggi» ha raccontato il ragazzo. Il fenomeno sembra molto più ampio di quanto si possa immaginare.

Piattaforme di gioco di successo come “Fortnite” non sembrano preoccuparsi più di tanto del problema, non ci sono ad esempio avvisi per sensibilizzare e mettere in guardia i giocatori più giovani su questi aspetti. «Ci dicono di non rivelare le nostre password, tutto qui, ma non c’è alcun accenno a stare attenti ad eventuali molestie sessuali da parte di utenti sconosciuti» racconta ancora Nicola. 

Il problema è però noto alla polizia. Segnalazioni ne sono arrivate in questo senso, come affermano le polizie cantonali di Argovia e Zurigo. Il numero dei casi segnalati è certamente minore rispetto alla realtà dei fatti. Spesso i ragazzini si vergognano a sporgere denuncia e a raccontare di fatti o molestie che possono risultare imbarazzanti.

«Raccomandiamo sempre di sporgere denuncia», ha precisato Roland Pfister, portavoce della polizia argoviese. Anche Marco Cortesi, portavoce della polizia di Zurigo, ha confermato il fenomeno: «Riceviamo annunci piuttosto isolati di tentativi di molestie sessuali sulle piattaforme ludiche».

Entrambi sottolineano l’importanza della prevenzione. In questo casi il comportamento da usare è solo uno: mai mandare una foto nuda di sé e snobbare puntualmente ogni approccio sessuale. 

*nomi noti alla redazione

 

L'identikit del pedofilo dei games: «Giovane, simpatico e videogiocatore»
Joachim Zahn è un esperto di pedagogia mediatica, opera a Zurigo presso la l’associazione zischtig.ch che si impegna a garantire a bambini e ragazzi la migliore educazione e prevenzione sull’uso di Internet. L'obiettivo è proteggere i bambini e gli adolescenti dalla dipendenza online, dal cyberbullismo, dal cybergrooming e da altri pericoli insiti nella rete. 

Signor Zahn, chi sono questi molestatori?
Sono perlopiù giovani. Dobbiamo toglierci dalla mente l’immagine del vecchio molestatore. Gli autori delle molestie sessuali sulle piattaforme di gioco sono giovani, simpatici, spiritosi ed esperti della rete. Si nascondono tra i giocatori stessi, quindi se ne intendono della materia, ma ci sono anche quelli con forti tendenze pedofili che stanno familiarizzando con il gioco virtuale.  

Cosa rende la piattaforma dei giochi così attraente per i molestatori?
Il fatto che quando bambini e giovani giocano su queste piattaforme tutto pensano tranne al fatto che possano avere a che fare con presunti pedofili. Qui entriamo in un discorso molto importante che è quello dell’isolamento con i genitori.  

Come agiscono queste persone?
Sono molto subdoli psicologicamente. Hanno molto tempo a disposizione ed essendo preparati sui giochi cercano di costruire una relazione con il bambino. Ad un certo punto il ragazzino non ha più l’impressione di chattare con uno sconosciuto, bensì con un amico e inizia a parlare di cose intime. Il passo successivo è la richiesta di ricevere una foto, poi una di nudo, fino ad arrivare a volersi incontrare dal vivo. 

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