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SVIZZERARestare a terra per un nome scritto male: «Il regolamento è obsoleto»

23.07.19 - 06:01
Avete sbagliato a prenotare un biglietto aereo? Rimediare è spesso complicato (e caro). Secondo gli esperti però non è giusto che sia così
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Restare a terra per un nome scritto male: «Il regolamento è obsoleto»
Avete sbagliato a prenotare un biglietto aereo? Rimediare è spesso complicato (e caro). Secondo gli esperti però non è giusto che sia così

ZURIGO - Avete sbagliato a prenotare un biglietto aereo? Rimediare è spesso complicato (e caro). Secondo gli esperti però non è giusto che sia così. 

Un errore di battitura e si rischia di dover acquistare un nuovo biglietto aereo (a prezzo pieno) per poter salire a bordo del volo. È successo a una famiglia di San Gallo, che di recente ha avuto a che fare con una svista dovuta all’autocorrettore: il nome della figlia Andrina era così diventato Adrian. Ma in questo caso – lo ha riferito la trasmissione Srf “Espresso” – la compagnia aerea Swiss è andata incontro al cliente, rimborsando il costo del biglietto.

Non vale però per tutti, come raccontatoci da un lettore: «Avevo prenotato online un volo per la mia famiglia. Ma al momento del check-in online mi sono accorto che il nome di uno dei miei figli era sbagliato». Anche in questo caso per colpa dell’autocorrettore. La Swiss gli ha telefonicamente comunicato che non era possibile porvi rimedio: si trattava di un biglietto Economy e l’errore era emerso tardi. M.W. ha allora dovuto prenotare un altro biglietto a 750 franchi.

E non succede soltanto da Swiss. Una lettrice riferisce infatti della sua esperienza con Emirates: durante la prenotazione aveva confuso il nome con il cognome. Le è poi toccato effettuare una nuova prenotazione. Volando con Austrian Airlines, un altro lettore ha invece inserito per sbaglio due volte il suo nome, invece del cognome: «La compagnia non si è mostrata tollerante. E il nuovo biglietto mi è costato 500 franchi».

Non ci sta Babette Sigg Frank del Forum dei consumatori, che chiede l’introduzione di un periodo di tempo ben preciso in cui sia ancora possibile rimediare a eventuali errori. «Il cliente effettua la prenotazione da solo al computer, facendo il lavoro della compagnia aerea. E poi si ritrova a dover pagare eventuali errori. È assurdo». Sigg Frank ha addirittura la sensazione che riversando la responsabilità sul cliente, si cerchi di guadagnare di più con la vendita di un secondo biglietto aereo.

Il problema è noto anche a Walter Kunz della Federazione svizzera di viaggi: «Le modifiche di prenotazione o le correzioni a pagamento fanno parte delle condizioni delle compagnie aeree e sono regolate contrattualmente. Ma non sono al passo coi tempi». D’altronde gli errori capitano in un attimo, soprattutto per un collaboratore di un’agenzia viaggi che ogni anno prenota fino a mille voli.

Di solito si tratta di errori di battitura o di informazioni errate ricevute dal cliente. «Basta che uno studente prenoti per un suo amico utilizzando il soprannome Nick invece di Nicolas». Anche Kunz si aspetta una soluzione da parte delle compagnie aeree. «Fondamentalmente volare è troppo conveniente. Per una maggiore tolleranza degli errori di prenotazione, si potrebbero alzare leggermente le tariffe dei biglietti».

Florian Flämig, portavoce di Swiss, risponde: «I clienti che hanno bisogno di pensarci, hanno già adesso la possibilità di bloccare il biglietto per 72 ore pagando un sovrapprezzo di 25 franchi». E per quanto riguarda la correzione del nome, in principio è possibile farla fintanto che si tratta di un semplice errore di battitura che si sistema con la modifica di due lettere. Entro 24 ore dalla prenotazione è inoltre possibile annullare il biglietto.

Correzioni più importanti non sarebbero possibili per evitare abusi. «Se fosse consentito modificare a piacimento il nome, i biglietti potrebbero essere rivenduti, anche a prezzi più alti» dice ancora Flämig. Inoltre, non sarebbe corretto nei confronti di quei clienti che optano per tariffe più care con condizioni più flessibili.

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COMMENTI
 

anndo76 4 anni fa su tio
non sanno piu' come rubare i soldi alla gente...da vergogna. mi e' capitato una volta, ho sbagliato l'ultima lettera del nome ( neanche cognome ) e al ceck in 100 euro per rifarmi il biglietto se no non potevo partire. gli insulti che hanno preso....

Arciere 4 anni fa su tio
Mi pare che ci si possa concentrare un attimino quando si prenota un biglietto d'aereo, no? E c'è gente che usa l'autocorrettore per i nomi propri? Non siete capaci di scrivere il vostro proprio nome da soli? Avete bisogno di un correttore che vi tenga la manina? Allora ben fatto se avete rogne in seguito. Imparate a scrivere, concentratevi 5 minuti e non ci sono storie.

Maxy70 4 anni fa su tio
Ovviamente, volendo praticare tariffe al limite dell’assurdo (delle quali però volentieri tutti approfittiamo...), le spese amministrative devono essere ridotte a meno del minimo, per cui tutto avviene in automatico, senza più alcun controllo manuale. Un singolo carattere discordante è già un errore. L’amministrazione non è l’unico ambito sacrificato a questa assurda corsa al ribasso selvaggio: ormai il servizio a bordo nel volo low cost è inesistente e pazienza, ma si risparmia anche sulla sicurezza, e questo passi molto meno! Ricordo ancora un servizio (mi pare di Falò): manutenzione dei velivoli ridotta al minimo fiscale e rifornimento di carburante al minimo necessario calcolato per il volo. Un prolungamento imprevisto del volo (turbolenze, circuito di attesa) diventa già un pericolo.
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