La 60enne che viveva con il Labrador da 4 anni, da quando aveva smesso con quel ruolo, li accusa di essere «senza cuore»
ALLSCHWIL - «Si divertiva molto con me». La 60enne Nicole Reiber è amareggiata. Si è presa cura di Perseus, un Labrador cane guida, nel corso di tutta la sua vita professionale. Quando quattro anni l’animale ha smesso di “operare” quale cane guida, la donna l’ha tenuto con sé.
Ma lo scorso mercoledì un dipendente della Fondazione scuola svizzera per cani guida per ciechi di Allschwil è andato a prendere il Labrador. Secondo loro Perseus è sovrappeso e soffre di problemi di salute. Ma Nicole è inconsolabile e non accetta la decisione, accusando la fondazione di essere «senza cuore, al limite della crudeltà nei confronti degli animali».
La donna ha espresso il suo dispiacere e la rabbia su Facebook, dove ha trovato ampio sostegno. «Non facevano altro che controllare il suo peso, anche se il cane stava bene» ha raccontato la 60enne.
La fondazione di Allschwil, dopo l’ondata di commenti, ha deciso di esprimersi sul caso utilizzando anche i canali social, convinta di avere agito nel migliore dei modi: «Siamo consapevoli che la ricollocazione rappresenta una situazione difficile per la signora che deteneva il cane e che per lei la separazione è molto dolorosa. Siamo convinti di aver agito nell’interesse dell’animale. Per i nostri cani guida in pensione, la nostra priorità è il benessere degli animali».
La Fondazione scuola svizzera per cani guida per ciechi di Allschwil addestra cani guida e assiste le coppie di cani e detentori ciechi o videolesi per tutta la durata della vita del cane. Dal 2011 sono più di 1’000 gli animali di cui si sono occupati. «Degli spostamenti avvengono regolarmente e per svariati motivi - spiega il direttore Gérard Guyer -. È raro però che si agisca contro la volontà del padrone. Negli ultimi cinque anni c’è stato solamente un caso analogo, nel quale è stato necessario ricollocare il cane contro la volontà del detentore».
Per quanto riguarda Perseus, non verrà abbattuto. La fondazione è convinta che grazie alla decisione da loro presa starà molto meglio. «Avrà una nuova famiglia o un nuovo proprietario».
La presa di posizione nel dettaglio:
«Riguardo a Perseus, fino al momento del suo pensionamento, non ha mai avuto alcun problema di salute o di sovrappeso. Tuttavia, già poco dopo il collocamento presso la sua ex detentrice ha iniziato a ingrassare notevolmente (da 25.5 a 34.5kg nell’arco di nove mesi). Va considerato che il sovrappeso può diventare rapidamente problematico per i cani, poiché può comportare disturbi respiratori e alle articolazioni come pure a infiammazioni. Per tale motivo la Fondazione aveva supportato la detentrice nell’adottare per Perseus delle misure per ridurne il peso, che nel medio termine hanno mostrato anche degli effetti. Negli ultimi mesi però le condizioni di Perseus sono peggiorate. Nonostante il nostro sostegno alla ex detentrice, il cane ha ricominciato di nuovo a ingrassare notevolmente nel corso di alcune settimane e il suo peso è arrivato a 35.4kg, oltre il 30% in più del suo peso normale di 27kg. Le analisi di laboratorio hanno evidenziato che ciò non è collegato a problemi alla tiroide, al fegato o ai reni. In occasione dell’ultima visita a inizio ottobre, il cane dava l’impressione di essere trascurato e in cattiva salute. A indicarlo, fra le altre cose, erano l’eccessivo sovrappeso di cui abbiamo già parlato, il pelo non curato e il cattivo odore dell’animale. Abbiamo riscontrato inoltre diversi noduli sul corpo, che fino a quel momento la detentrice non aveva notato, pur essendo essi identificabili al tatto in occasione della cura quotidiana dell’animale. In aggiunta, la mobilità dell’animale era molto limitata, cosa che faceva presumere dei forti dolori alle articolazioni, dovuti molto probabilmente al sovrappeso. Sulla base di questi retroscena e a causa della scarsa cooperazione della detentrice, siamo stati costretti, nell’interesse dell’animale, a decidere di ricollocare il cane guida in pensione Perseus. Ora vive in un altro alloggio, dove si è ambientato e viene curato dal punto di vista medico. Il suo comportamento ci indica che sta bene e che ha di nuovo ritrovato la gioia di passeggiare».