Alla stazione di Zurigo ci sono ancora i "Mohrenköpfe" della ditta Dubler, nonostante le polemiche attorno al prodotto
ZURIGO - Da un anno circa, i rivenditori svizzeri sono riluttanti a usare il termine "Mohrenkopf". I tipici cioccolatini farciti di schiuma che tutti noi siamo abituati a chiamare "Moretti" sono infatti stati rinominati “Choco-Köpfli” da Coop, mentre il prodotto M-budget di Migros è chiamato "Schaumkuss" (baci di schiuma).
Un acceso dibattito era scoppiato lo scorso autunno a causa del nome "Mohrenköpfe", che la ditta svizzera Dubler ha usato fin dalla creazione dei dolcetti nel 1946. Secondo il "Comitato contro i dolci razzisti" questa nomenclatura era «palesemente razzista» e aveva lanciato una petizione per far sì che il nome venisse cambiato.
Migros non ci sta - Migros però sembra non essersi lasciata troppo impressionare dal dibattito. Alla stazione centrale di Zurigo i dolci della Dobler sono tuttora in vendita e addirittura messi in evidenza, accompagnati da un cartello che recita: «Nuovo: Dubler-Mohrenköpfe in confezioni da 4».
«Ma l'unica novità è la confezione da quattro», ha spiegato il portavoce di Migros-Zurigo, Francesco Laratta. «I prodotti Dubler fanno parte della gamma dei nostri prodotto dall'inverno 2015».
«I clienti vogliono questi» - Lo Shopvillemärt della stazione principale di Zurigo è stato rilevato da Migros Zurigo nell'autunno 2015. Subito dopo l'acquisizione, l'assortimento non includeva i "Moretti". «Ma i prodotti Dubler erano così apprezzati dai clienti che si è deciso di reintrodurli», afferma Laratta. Nel frattempo, questi sono stati introdotti anche alla Migros di Glattzentrum, «anche qui a seguito di numerose richieste dei clienti», spiega Laratta.
Valora fa più attenzione - I prodotti Dubler sono anche disponibili presso i chioschi di Valora. Sui materiali pubblicitari propri dell'azienda, tuttavia, viene usato il termine “baci di cioccolato”.
L'opinione dei lettori - Sulla bizzarra polemica lo scorso anno si erano espressi anche i lettori di Tio.ch/20 minuti, respingendo quasi all'unanimità il fatto che i "Moretti" potessero essere considerati alla stregua di cioccolatini razzisti. Su un totale di 3'328 partecipanti al sondaggio, ben 3'231 si erano infatti schierati a favore del no.