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BERNAUno svizzero ogni dieci fa uso di tranquillanti: «Attenti a Xanax e Temesta»

13.11.17 - 22:29
Gli esperti mettono in guardia contro la dipendenza e invitano i medici a non essere troppo “permissivi”. «Non sono adatte per il trattamento dello stress»
Keystone
Uno svizzero ogni dieci fa uso di tranquillanti: «Attenti a Xanax e Temesta»
Gli esperti mettono in guardia contro la dipendenza e invitano i medici a non essere troppo “permissivi”. «Non sono adatte per il trattamento dello stress»

BERNA - Il 10% degli svizzeri ha assunto tranquillanti o sedativi negli ultimi 12 mesi. «Dopo quella dall’alcol, la dipendenza da questi medicamenti è il problema più grave a livello svizzero», ha spiegato al Tages-Anzeiger Domenic Schnoz dall’Istituto zurighese di prevenzione dalla dipendenza da alcol e medicamenti.

L’uso di benzodiazepine - come Xanax o Temesta - a differenza di altre pillole o sedativi, avviene in maniera più “silenziosa”. Monique Portner, della fondazione “Dipendenze Svizzera”, però avverte: «Un uso prolungato comporta notevoli rischi per la salute fisica e psichica. La somministrazione giornaliera di tali sostanze porta alla dipendenza nel giro di uno o due mesi, con gravi sintomi di astinenza se interrotta».

Bassi dosaggi - I professionisti, tuttavia, non concordano su un’unica versione nel definire la dipendenza di un paziente dal farmaco. Thilo Beck, responsabile presso il centro di trattamento della dipendenza Arud di Zurigo, precisa come la maggior parte delle prescrizioni riguardi dosaggi molto bassi per il trattamento di disturbi cronici del sonno.

«Per queste persone si può parlare sì di dipendenza, ma dal basso dosaggio. E questo non ha un impatto significativo sulla qualità di vita». Anche nelle persone anziane l’apporto minimo «non aumenta il rischio di cadute, disturbi cognitivi o restrizioni nelle capacità di guida».

Il trattamento dello stress - La sensibilizzazione alla dipendenza non è sentita da tutti gli esperti del settore sanitario. «In base a quanto da noi constatato, i medici più anziani prescrivono con più facilità le benzodiazepine rispetto a quelli più giovani», spiega Schnoz.

Josef Hättenschwiler, del Centro per il trattamento dell’ansia e della depressione di Zurigo, avverte: «Le benzodiazepine dovrebbero essere prescritte con cautela. Non sono adatte per il trattamento dello stress e spesso vengono somministrate con troppa superficialità».

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