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VAUDRendita AI più difficile per chi soffre di depressione

12.06.17 - 13:08
Contrariamente a quanto stabilito, il Tribunale federale pare essersi indurito nei confronti delle decisioni di accesso alla rendita d’invalidità. Ciò genera non poche preoccupazioni
TiPress
Rendita AI più difficile per chi soffre di depressione
Contrariamente a quanto stabilito, il Tribunale federale pare essersi indurito nei confronti delle decisioni di accesso alla rendita d’invalidità. Ciò genera non poche preoccupazioni

LOSANNA - Nel 2015 il Tribunale federale ha ammorbidito la giurisprudenza in materia di concessione di rendite d’invalidità alle persone che soffrono di malattie psicosomatiche. Fino ad allora, i pazienti affetti da malattie croniche o da dolori “inspiegabili” non avevano diritto all’AI in quanto «il dolore poteva essere superato con un grande sforzo di volontà». 

Secondo il Tages-Anzeiger, però, la giurisprudenza sarebbe lontana dal favorire l’accesso ai contributi dell’assicurazione invalidità, specialmente nei casi di depressione. 

Inasprimento - L’università di Zurigo ha condotto uno studio nel quale ha esaminato le decisioni giudiziarie concernenti le richieste di AI da parte di persone di depressi. I risultati mostrano un inasprimento: su 220 verdetti, un solo caso ha portato alla concessione di una rendita invalidità da parte del richiedente. 

«Contrariamente a quanto annunciato dal Tribunale federale - ha commentato il professore di diritto Thomas Gächer -, si assiste a un inasprimento progressivo che preoccupa». E aggiunge: «La cosa allarmante è che pare che l’AI faccia di tutto per non concedere la rendita e che il Tribunale federale la sostenga. Il suo ruolo dovrebbe invece essere di correggerne le decisioni, quando necessario». 

Presi di mira - Il professore conferma l’inasprimento, soprattutto nei casi di depressione. «Ciò è sconcertante, dal momento che il Tribunale federale ha più volte sottolineato che non è possibile accostare la depressione, anche moderata, ai disturbi del dolore. Secondo la Corte suprema la depressione non è invalidante se non nel caso in cui non sia migliorabile con una terapia». In pratica, se una persona inoltra una richiesta AI per depressione, è compito suo dimostrare che ha tentato ogni possibile trattamento e nessuna terapia ha funzionato. 

Secondo Thomas Gächter, però, è estremamente difficile dimostrarlo a livello medico. Questo spiegherebbe perché molte persone che hanno sviluppato una depressione a seguito di un lungo periodo in cui sono state affette da disturbi del dolore siano ancora in attesa di una decisione di rendita AI. 

Contro il parere degli esperti - Il Tages-Anzeiger ha intervistato un avvocato che si occupa da tempo di persone che si trovano in questa situazione. «Questo inasprimento tocca coloro che soffrono di depressione da diversi anni. In un caso l’AI ha rifiutato la richiesta di una persona che è stata ospedalizzata per una depressione moderata, senza alcun miglioramento». Una decisione spetterebbe ora alla giustizia cantonale. «La cosa grave - ha aggiunto l’avvocato - è che non viene più considerato quanto la malattia limiti la persona. Commentano che la depressione non è incurabile e la domanda viene respinta». 

Così l’AI e il Tribunale federale hanno più volte rifiutato la concessione di una rendita, contro il parere degli esperti. Secondo un avvocato zurighese l’AI avrebbe addirittura ignorato i rapporti del proprio servizio medico regionale, favorevoli nei confronti del richiedente. 

Medici preoccupati - Provare che la depressione è resistente a tutte le terapie necessiterebbe diversi anni. Il professor Ueli Kieser sottolinea: «Se si chiede a un paziente di dimostrare che i medicamenti non funzionano, bisogna anche accertarsi che siano tutti coperti dalla cassa malati». 

Thomas Gächter è d’accordo: «Dal momento che il trattamento della depressione moderata necessita diversi anni, bisognerebbe almeno accordare una rendita temporanea». Il Tribunale federale l’ha però, per ora, sempre negata nel campo della psicologia.

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COMMENTI
 

Bandito976 6 anni fa su tio
Al confederato niente, poi entrano stranieri e via a braghe calate. Dategli la vostra casa e anche la moglie.

anteas 6 anni fa su tio
Sono infastidito da queste prese di posizione. Viviamo in una società che ci spreme come limoni, ci fa ammalare, ci intossica,poi, quando qualcuno ha un vero problema viene scaricato come il peggior malfattore esistente. Questa non è la società di un paese che si definisce il migliore al mondo. Sono veramente triste. Si fanno politiche di assistenza ai rifugiati, agli immigrati e poi non ci accorgiamo che la nostra popolazione non ha quasi diritto a nulla, peccato!!

navy 6 anni fa su tio
Risposta a anteas
Difficile esprime meglio il concetto ed il relativo malandazzo generalizzato.

maocr 6 anni fa su tio
Risposta a anteas
Da un certo tempo a questa parte il Ticinese è diventato un acessorio del paese affinchè i politici elvetici possano venire a divertirsi( merlot polenta e salamin con tanto sole.) Poi il lavoro lo insegano hai rifugiati, i sussidi agli eritrei per mentenere le loro famiglie in patria più le vacanze e tanto altro. Hai tempi,i cileni (che in Svizzera hanno trovato rifugio) se tornavano a casa, li torturavano per diretissima,altro che vacanze. E ci sono altri esempi validi

Veritas 6 anni fa su tio
Risposta a maocr
quando ho visto "hai rifugiati" ho pensato ad una svista, poi ho letto "hai tempi" e sono svenuto...

patrick28 6 anni fa su tio
Risposta a maocr
Un bel corso di italiano, grazie !

mats13 6 anni fa su tio
Risposta a Veritas
E "l'insegano" ce lo vogliamo mettere?

aquila bianca 6 anni fa su tio
Risposta a mats13
Se ci mettiamo anche; acessorio e diretissima, il quadro è completo di cornice.... ;o) ..... scherziamo neh maocr.... * Buona serata mats13 ;-)))

aquila bianca 6 anni fa su tio
Risposta a navy
Il malandazzo esiste, eccome.... Ma ti porto un paio di esempi dei quali sono a conoscenza.... Marito lasciato dalla moglie con a carico due figli, capo del personale in una grossa azienda, da più di 20 anni percepisce un lauto introito da parte di AI.... perché un bel giorno è andato dal medico e ha dichiarato di avere istinti suicidi e ... traghedé AI al 100.... Come ha vissuto in questi 25 anni??? Facendo vacanze su vacanze all'estero e praticando vari sport... (non posso scrivere di più perché sennò con troppi dettagli mi bannano...)... Un'insegnante a tempo parziale del liceo, accortasi dei tradimenti del marito, inizia ad andare dallo psicologo, appena iniziano le scuole lei inizia le assenze perché è depressa, anche se la si vede in giro con il sorriso che va da orecchio a orecchio e non manca serata dove non la vedi ai vari aperò; AI al 100..... Le persone che sono in AI per problemi psicologici, sono quelli che la possono far franca meglio di chiunque e i medici non si prendono la responsabilità di ritrovarsi un "ipotetico suicida/omicida" del quale non vi è nessuna certezza che sia simulante o sincero nelle proprie dichiarazioni. Credo si voglia dare un giro di vite a questo abuso difficilmente smascherabile. Sicuramente ci saranno altri blogger che sono a conoscenza di queste furberie che alla fine rischiano di rovinare chi ne ha veramente bisogno... Buona giornata navy.. ;-)

Thor61 6 anni fa su tio
Risposta a aquila bianca
Il problema reale è che il C.F. invece di purgare questi casi, con la scusa vuole TOGLIERE anche questo diritto, e se lo dovessero togliere anche solo ad una persona che per sua disgrazia percepisce una A.I. lo trovo sbagliato, vadano a cercare i finti invalidi e lascino in pace i malati veri. anteas ha espresso bene il pensiero reale sulla vicenda, purtroppo.
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