Le nostre case sono sempre più piccole? Ecco perché
Più nuclei monofamiliari, le resistenze alla densificazione, gli effetti dell'immigrazione: il problema sotto la lente dell'esperto
Lo spazio abitativo è ridotto e gli affitti aumentano. I dati più recenti dell'Ufficio federale di statistica (UST) mostrano che gli svizzeri traslocano sempre meno, anche perché l'affitto di un nuovo appartamento di solito è più alto rispetto a quello in cui si vive già da alcuni anni. Una delle ragioni spesso citate per l'aumento degli affitti è che in Svizzera, le persone avrebbero abitazioni sempre più grandi per ogni membro della famiglia.
È effettivamente così? Per Reiner Eichenberger, economista presso l'Università di Friburgo, questo argomento è superato e fuorviante. E l'esperto elenca sei motivi che dimostrano come coppie, famiglie e giovani che lasciano la casa dei genitori e immigrati in Svizzera abbiano a disposizione sempre meno spazio abitativo.
1. Dati superati
Fino al 2000, lo spazio abitativo pro capite cresceva rapidamente, come rilevato nei censimenti. Tuttavia, da allora non ne sono stati più fatti e i dati sono stati a lungo semplicemente proiettati in avanti. Tuttavia, dati più recenti della Confederazione e dei Cantoni mostrano che l'aumento dello spazio abitativo pro capite dal 2000 è fortemente rallentato. È stagnante e nelle città addirittura in diminuzione.
2. Gli anziani restano più a lungo e ci sono più single
Eichenberger va oltre: «Il principale fattore della scarsa crescita dal 2000 sono gli anziani che possono restare più a lungo nei propri appartamenti, nonché l'aumento dei divorzi, che porta a più nuclei monofamiliari. In altre parole: tutti le altre categorie, quindi i giovani che vanno a vivere da soli, le famiglie, le coppie o gli immigrati che cercano un appartamento, hanno in media sempre meno spazio abitativo a disposizione.
3. Gli appartamenti nuovi sono più piccoli
Gli appartamenti costruiti tra il 2001 e il 2005 avevano in media una superficie di 131,1 metri quadrati, secondo i dati dell'UST. Quelli costruiti tra il 2021 e il 2024 hanno invece una superficie media di soli 99,1 metri quadrati.
4. Vorremmo abitazioni più grandi, ma non possiamo permettercele
Chi ha più denaro, secondo Eichenberger, di solito desidera una casa più grande. Il reddito medio cresce di circa 0,8 percento all'anno, ma la superficie abitativa pro capite è in ristagno. Le persone vorrebbero avere case più grandi, ma a causa degli affitti elevati non possono più permettersele.
5. Le resistenze alla densificazione
Secondo Eichenberger, questo è uno dei problemi centrali. Costruire più in alto è costoso e la densificazione incontra sempre forti resistenze politiche proprio dove dovrebbe essere attuata. Inoltre, densificare è solitamente più caro che costruire su terreni ancora liberi. La carenza di terreni edificabili aumenta la pressione sugli investitori, che cercano di realizzare più appartamenti in spazi sempre più ristretti. E questi, di conseguenza, diventano più piccoli.
6. Il peso dell'immigrazione sui prezzi
La popolazione svizzera cresce di circa l'1% all'anno. Regolamentazioni, tasse, scarsità di terreni edificabili e costi elevati per la densificazione fanno sì, secondo l'esperto, che si costruisca poco. La conseguenza è semplice: se più persone devono spartirsi meno appartamenti, i prezzi salgono e tutti possono permettersi solo appartamenti più piccoli. L'elevata immigrazione netta è quindi direttamente responsabile non solo dell'aumento dei prezzi, ma anche del fatto che i nostri appartamenti diventano sempre più piccoli.
Le possibili soluzioni
Cosa fare per invertire la tendenza? Eichenberger individua due possibili soluzioni: più terreni edificabili o una regolamentazione intelligente dell'immigrazione. Detto altrimenti, o si inizia a limitare l'immigrazione in modo da ridurre la pressione su terreni edificabili e abitazioni, ad esempio non permettendo più agli espatriati di trasferirsi gratuitamente. Oppure si decide di riconvertire più "prati verdi" in terreni edificabili.
