Un paradiso trasformatosi in inferno per una coppia svizzera
Due coniugi zurighesi non possono più recarsi nella loro casa di vacanza in Spagna: una donna l'ha occupata insieme alla sua famiglia e la legge lo permette
HITTNAU - Avere una casa di vacanza all’estero e vedersela sottratta da qualcuno che decide di occuparla. È quanto accaduto a due coniugi residenti a Hittnau, nel canton Zurigo, proprietari di una casa nella città spagnola di Calafell, a circa 70 chilometri da Barcellona.
Dal mese di novembre Sonja e Mario Giannini non possono più entrare nella loro abitazione di vacanza perché una donna - vedendo la casa vuota - ha deciso di entrarci e viverci con i suoi bambini. La polizia? Non può fare nulla. «Se un edificio è occupato per 48 ore - spiega la signora Giannini al Blick - senza denuncia da parte del proprietario, i nuovi residenti possono essere espulsi solo da un ordine del tribunale».
A metà febbraio è iniziato il processo contro l’occupante della casa di vacanza. «Non sappiamo quando il tribunale prenderà una decisione - dice Mario Giannini - ma presenteremo ricorso qualora la sentenza non sarà a nostro vantaggio». Potrebbero trascorrere dei mesi prima che - qualora il tribunale decidesse per l’espulsione - la donna spagnola che vi si è insediata lasci effettivamente l’abitazione.
I coniugi Giannini si recano a Calafee da ben 35 anni e il signor Mario mette in guardia contro la pratica dell’occupazione. Come lui ci sono anche tanti ticinesi che hanno una casa di vacanza in Spagna.: «Voglio che le altre persone siano prudenti. È una pratica frequente in Spagna: per la decisione del tribunale ci vuole fino a un anno di tempo, in cui questa gente rimane nell’abitazione di proprietà di altri». E conclude: «Siamo amareggiati. Anche se vincessimo la causa, non so se torneremo a trascorrervi le vacanze».
