Cerca e trova immobili
FRIBURGO

Violentato 200 volte dal suo prete

Un friborghese racconta il suo incubo in un libro. La prefazione è di Papa Francesco
Violentato 200 volte dal suo prete
Un friborghese racconta il suo incubo in un libro. La prefazione è di Papa Francesco
FRIBURGO - Ha subito abusi sessuali circa 200 volte da un prete che, secondo lui, avrebbe agito su più di 100 altre vittime. Daniel Pittet testimonia della sua battaglia contro gli abusi sessuali in un libro che uscirà da giovedì...

FRIBURGO - Ha subito abusi sessuali circa 200 volte da un prete che, secondo lui, avrebbe agito su più di 100 altre vittime. Daniel Pittet testimonia della sua battaglia contro gli abusi sessuali in un libro che uscirà da giovedì (per ora solo in francese).

Friburghese di 57 anni, ha incontrato Papa Francesco nel 2015, il quale ha accettato di scrivere la prefazione della sua opera “Mon Père, je vous pardonne”, evidenziando come «le testimonianze come la sua mettono luce su una terribile oscurità nella vita della Chiesa», continuamente toccati da scandali legati alla pedofilia.

Pittet aveva aspettato circa 20 anni prima di convincersi a denunciare il tutto alla giustizia ecclesiastica, cioè quando venne a conoscenza che Joël Allaz, frate cappuccino svizzero, aveva abusato di un’altra persona. Il prete fu immediatamente trasferito in Francia (1989). Grazie ad altre rivelazioni, nel 2008 la polizia aprì un’inchiesta e accertò 24 vittime di abusi sessuali (nella maggior parte dei casi caduti in prescrizione) commessi fra il 1954 e il 1995 in Svizzera e in Francia. Allaz scontò 2 anni di prigione con la condizionale nel 2011.

Pittet, che venne riconosciuto vittima e fu indennizzato, non è però soddisfatto della pena, anche perché il frate cappuccino, oggi 76enne, «non è mai stato allontanato dalla Chiesa e può uscire quando vuole dal proprio convento. E un pedofilo perverso lo rimane per tutta la vita».

 

 

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE