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IL SORPASSO A… DUE RUOTEArbolino ride sempre (e fa bene)

25.05.23 - 12:17
Milano, Lugano, Barcellona le tre case di Arbolino
Imago
Arbolino ride sempre (e fa bene)
Milano, Lugano, Barcellona le tre case di Arbolino
Padrone in Moto2, l’italiano sogna in grande.
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BARCELLONA - Ride sempre, Tony Arbolino. Anche quando le cose gli vanno male, dopo un po’ di quel legittimo giramento di scatole che è giusto che ci sia - perché altrimenti che campione saresti se non ti incavoli quando è il momento di farlo? –, Tony torna a sorridere. E a scherzare.

Sarà anche per quello che uno come Fabio Quartararo, che ha le stesse stimmate caratteriali, gli è diventato tanto amico, con i due che passano tantissimo tempo insieme, non solo nei weekend di gara, ma anche in vacanza. Ride sempre, Tony Arbolino. Ma, ancor più che ridere, va forte il ragazzo di Garbagnate, figlio di un meccanico che oltre al sangue napoletano gli ha trasmesso anche la passione sfrenata per Nino D’Angelo. Garbagnate, appunto, paese della cintura di Milano, pochi minuti da Rho e dalla sua Fiera, con Tony che, per diventare grande, ha cambiato vita. Prima ha fatto un salto qui da noi in Svizzera, prendendo casa a Lugano e imparando cosa significhi dover contare solo su se stesso. Poi, una volta capito che sulle rive del Lago si viveva benissimo, ma conscio che per diventare definitivamente grande, questa volta a livello sportivo, era necessario fare un altro passo in avanti, ha salutato il Canton Ticino per volare in quel di Barcellona sulle rive del Mediterraneo. “Perché lì, se voglio, posso andare ad allenarmi in moto ogni giorno e ogni giorno su una pista diversa”.

Il secondo trasloco della sua vita, oltre a lasciargli in omaggio una cantilena spagnoleggiante, che unita all’accento misto milanese-napoletano lo rende ancora più buffo, gli ha soprattutto permesso di spiccare definitivamente il volo. Dalla fine della scorsa stagione in Moto2 a oggi, Tony ha infatti mandato in scena una crescita impressionante: 7 podi nelle ultime 9 gare, con 4 vittorie. Quest’anno, nelle prime cinque gare ha mancato un piazzamento tra i primi tre solo una volta, ma ci è comunque andato molto vicino, chiudendo quarto in quel di Jerez. Soprattutto, il pilota del team Marc VdS, una delle squadre di riferimento della categoria di mezzo, ha dimostrato oltre a una grandissima velocità, altrettanto grandi freddezza e lucidità nei momenti decisivi. In quel di Austin ha perso di un nulla una battaglia intensissima con Pedro Acosta, senza però farsi prendere dalla rabbia suicida della beffa subita all’ultimo giro. A Le Mans si è invece vendicato, con gli interessi, costringendo all’errore lo spagnolo da tutti magnificato. E così, l’11 giugno al Mugello, la sua gara di casa, il vicecampione della Moto3 2020, si presenterà davanti ai suoi tifosi (sempre di più, sempre più colorati di rosa e festanti) da leader solitario della classifica. E chissà che il lungo rettilineo che porta alla staccata della San Donato non sia anche la rampa di lancio verso quella MotoGP nella quale ormai tutti lo vedono prossimo protagonista: potrebbe accadere già l’anno prossimo, con il team Gresini che gli ha messo gli occhi addosso, ma anche la Yamaha che sta iniziando a farci un pensierino, qualora la caccia a Jorge Martin e Marco Bezzecchi si rivelasse infruttuosa. Tony, intanto, continua a fare il suo. Andando forte. E ridendo sempre.

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COMMENTI
 

Clo62 10 mesi fa su tio
L’ho conosciuto a Madesimo, mi ha impressionato la sua bontà d’animo e soprattutto è un ragazzo che non se la tira Forza Tony
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