Cerca e trova immobili

QATAR 2022«Il mondiale in Qatar ricorda quello in Argentina del 1978»

20.11.22 - 12:06
Lo storico dello sport Christian Koller traccia un parallelo tra l'agire dello stato arabo e della giunta militare
IMAGO
Fonte ats
«Il mondiale in Qatar ricorda quello in Argentina del 1978»
Lo storico dello sport Christian Koller traccia un parallelo tra l'agire dello stato arabo e della giunta militare
MONDIALI 2022: Risultati e classifiche

DOHA - I mondiali di calcio in Qatar ricordano parecchio quelli del 1978 in Argentina: lo stato arabo è impegnato a migliorare la propria immagine di nazione moderna e la coppa del mondo svolge un ruolo centrale in tal senso, sostiene lo storico zurighese dello sport Christian Koller.

«Come i qatarioti, la giunta militare argentina cercò di assicurarsi il favore della comunità mondiale con un'offensiva di pubbliche relazioni su larga scala nel periodo precedente i mondiali», spiega al SonntagsBlick il responsabile dello Schweizerisches Sozialarchiv, l'archivio zurighese specializzato in tematiche sociali. Volontarie amichevoli, giovani e di bell'aspetto dovevano dare al paese un'immagine positiva e aperta. I generali aveano inoltre investito più di 700 milioni di dollari per modernizzare le infrastrutture. Le violazioni dei diritti umani, la tortura e l'intimidazione dei dissidenti non dovevano trovare spazio nella narrativa della giunta militare.

«Un'altra mossa mirata di pubbliche relazioni del regime è stata quella di mantenere in carica l'allenatore nazionale di sinistra César Luis Menotti, a condizione che vincesse la coppa del mondo», spiega Koller. E mentre la squadra di casa sollevò il trofeo, secondo il copione del presidente generale Jorge Rafael Videla, i membri dell'opposizione venivano torturati a morte. Un totale di 30'000 persone sono state vittime della dittatura militare, anche durante la competizione sportiva.

Per Koller il fatto che i mondiali si tengono in Qatar è da considerare uno sviluppo logico del calcio mondiale. A suo avviso sotto la guida di Gianni Infantino la Fifa si è trasformata da un'organizzazione sportiva in un'azienda il cui unico obiettivo è aprire nuovi mercati. «La commercializzazione del calcio sta diventando sempre più grottesca», afferma il 51enne.

COMMENTI
 
Ascpis 10 mesi fa su tio
Va bene tutto il contorno ecc.. ecc… ma giornalisti miei, parlare di calcio e non trovare scandali o paragoni ad ogni cosa possibile? Fate passare la voglia agli appassionati di guardare i mondiali!!! Io poi che guardo solo quelli e seguo l’hockey come sport, a furia di fare certi articoli dove sembra che ogni scusa è buona x parlare di altro, mi fate cadere le palle x terra !!!!!!
Renaxferreira 10 mesi fa su tio
Anche te fai cadere le pelotas per terra a causa della tua GRANDISSIMA ignoranza, ma ormai nessuno è perfetto.
Ascpis 10 mesi fa su tio
Spiegami il perché professore… e soprattutto argomenta… nn capisco perché insulti, ma forse e dico forse è perché è più facile fare così che dire la tua… sempre che ne hai una da dire…
NOTIZIE PIÙ LETTE