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«Focus sul nostro gioco e sui fattori che possiamo controllare»

Il Losanna di Jason Fuchs, primo al termine della regular season, affronta i playoff con grandi e legittime ambizioni
Freshfocus/archivio
«Focus sul nostro gioco e sui fattori che possiamo controllare»
Il Losanna di Jason Fuchs, primo al termine della regular season, affronta i playoff con grandi e legittime ambizioni
Nei quarti c'è la sfida col Langnau, sempre sconfitto durante la stagione: «Ora però si riparte da capo con gara-1. Abbiamo un roster profondo: gli innesti di Perlini e Kahun potrebbero rivelarsi davvero importanti. Portieri "inesperti"? Si diceva lo stesso a inizio campionato…».
Hockey - LNA13.03.2025

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Losanna
4 - 3
Langnau
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LOSANNA - Consumato l’antipasto dei play-in, da stasera scattano i giochi con vista sul titolo ed entra in scena anche il Losanna di Geoff Ward, primo con 97 punti al termine della regular season. Ad affrontare gli ambiziosi vodesi poteva esserci l’Ambrì, ma il rovescio col Kloten dopo due equilibrate battaglie ha disegnato un altro tabellone per i quarti di finale. Gli Aviatori hanno fatto rotta sulla Swiss Life Arena, regalandosi il derby con lo Zurigo, mentre a Jason Fuchs e compagni è toccato il Langnau.

«Abbiamo seguito i play-in da spettatori interessati, adesso non vediamo l’ora di scendere sul ghiaccio per gara-1», ci spiega proprio Fuchs, autore in stagione di 29 punti (6 gol) in 46 partite. Il Losanna lo scorso anno è arrivato sino alla finalissima, persa alla bella contro i Lions. «Da lì siamo ripartiti con fame e piena fiducia. Il nostro primo obiettivo era quello di conquistare l’accesso diretto ai playoff, possibilmente col fattore pista. Ci siamo riusciti e lo abbiamo fatto bene, con un percorso molto solido. Alla fine, quando eravamo certi del primo posto, anche inconsciamente abbiamo un po’ tolto il piede dall'acceleratore e sono arrivate tre sconfitte, ma ora siamo pronti. Da gara-1 bisogna ricominciare a vincere».

A questo proposito nei playoff 2023/24 il Losanna è sì arrivato sino in finale, ma ha sempre perso gara-1. Sia nei quarti col Davos (poi vinti 4-3), che in semifinale col Friborgo (poi vinta 4-1) e anche coi Lions. Ci avete pensato?
«In realtà no, ma è vero. Adesso abbiamo il vantaggio del ghiaccio e vogliamo mantenerlo. Le serie sono lunghe e lo abbiamo visto proprio lo scorso anno, ma possono girare anche molto in fretta. Meglio evitare guai. Il Langnau ha già giocato dei match da dentro o fuori e all’inizio avrà magari un po’ più di ritmo, ma sappiamo quello che dobbiamo fare. Tanto in più in casa, dove vogliamo imporre il nostro gioco».

Di fronte avrete i bernesi di Thierry Paterlini - sempre battuti in stagione (10 punti su 12) - e non l’Ambrì, che avevate comunque superato 3 volte su 4. Al di là delle dichiarazioni di facciata, avevate preferenze?
«Onestamente no, per noi era indifferente. Col Langnau c’è di buono che i viaggi saranno un po’ più corti. La mia risposta non è da interpretare in maniera negativa o “spavalda”, ma è solo per fare capire che se vuoi vincere un campionato devi battere tutti. O comunque giocare in primis il tuo hockey, limitare gli errori e sfruttare le tue chance. Questo è quello che possiamo controllare. È “inutile” anche pensare troppo a quello che è successo in stagione. Nei playoff si riparte da capo con gara-1. Se mi chiedi un’analisi tecnica posso però dire che sono due squadre che giocano in modo un po’ diverso: l’Ambrì aveva una linea dominante con Kubalik e DiDomenico, mentre i Tigrotti li vedo un po’ più completi sui quattro blocchi».

E completo è sicuramente il roster del Losanna, che coi recenti innesti di Kahun e Perlini ha aggiunto altre due frecce acuminate al proprio arco.
«Assolutamente. La profondità del roster ha fatto la differenza e speriamo possa farla anche nei playoff: si vince solo con un gruppo compatto di 22 giocatori. In regular season quasi a ogni partita c’è stata una linea differente che ha preso la cosiddetta leadership a livello di punti. Abbiamo un buon mix tra stranieri e svizzeri sia in difesa che in attacco, come dimostrano anche i 16 gol di Rochette e i 14 di Ken Jäger. Kahun e Perlini potrebbero rivelarsi un altro plus. In febbraio abbiamo perso Kuokkanen per il resto della stagione e proprio Kahun potrebbe rivelarsi il rinforzo perfetto. A Berna ha vissuto delle ottime annate, poi ha faticato col cambio di coach. Un regalone degli Orsi? Diciamo che è stato un po’ inaspettato… (ride, ndr). Potrebbe diventare un fattore importante per noi. Perlini invece lo avevamo già visto ad Ambrì, in evidenza per fisicità e dinamicità. Porta sul ghiaccio tanta energia».

Da fuori, alcuni addetti ai lavori, hanno messo in evidenza l’inesperienza - almeno a livello dei playoff - dei giovani portieri Kevin Pasche (22 anni) e Antoine Keller (20). Nella post-season, storicamente, spesso salgono in cattedra degli “animali da playoff” come Leo Genoni o Hrubec. Potrebbe essere un fattore?
«Sì e no. Se guardiamo la stagione di Pasche è stata eccezionale. Anche per Hughes lo scorso anno si dicevano le stesse cose, e poi abbiamo visto come è andata e quanto è stato determinante. Se giochiamo bene in fase difensiva non avremo nessun problema. La fiducia è totale e la sentono anche loro. Mi ricordo che in tanti si facevano le stesse domande anche ad inizio stagione. Ora si ripropone la stessa situazione. In campionato hanno risposto alla grande e la dirigenza, che non ha puntato su uno straniero, ha avuto pienamente ragione. Sono convintissimo che faranno bene anche nella post-season».

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COMMENTI
 

sergejville 6 gior fa su tio
il Langnau ha fatto un signor campionato arrivando ottavo e facendo 23 punti (su 24!) contro le ticinesi, resistendo a qualche infortunio (non tanti ma quello di Charlin poteva stroncare chiunque) di peso. L'Hcap è arrivato 10imo (all'ultima giornata grazie anche al Lugano), con meno vittorie al 60esimo di tutti, facendo 0 pti contro il Langnau, senza avere infortuni per 52 partite (Grassi a parte). Qualche differenza tra Langnau e Ambrì io la vedo, eccome.

Koblet69 6 gior fa su tio
col cavolo che era uguale, loro hanno sperato che fosse Langnau

Eneri 6 gior fa su tio
Quanta rabbia a pensare che tra Kloten e Ambri la qualificazione è stata decisa da Lemelin e Kaokokari, con la connivenza della Federazione

sergejville 6 gior fa su tio
Risposta a Eneri
Se pensi davvero così sei poco oggettivo, dopo che la squadra ha giocato peggio degli avversari 10 tempi su 13 ed ha perso 3 partite su 4. Gli errori arbitrali (come aver concesso il 2-1 col rappi su goal di pattino di heim) fanno parte del gioco (a patto che non siano diversi e unilateriali) e a Kloten (fallo di Simic, da 2, 2+2, da 5?) si è sorvolato - per esempio - anche sul cross-check di pestoni (nel 1.o tempo) e con i comportamenti antisportivi di Di Domenico
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