Stefano Togni ha parlato della semifinale dei playoff di SL: «La truppa di Ehlers ha la serie nelle proprie mani, il gruppo è motivato».
Con un successo del Visp, HCL e Ajoie dovranno scendere in pista per disputare i playout di NL: «I giurassiani hanno dimostrato di essere una bellissima realtà, i bianconeri devono mantenere alta la concentrazione».
VISP - Nella serata odierna il Visp ha la grande possibilità di staccare il pass per la finale dei playoff di Swiss League davanti ai suoi tifosi, in occasione di gara-4 del penultimo atto contro il Turgovia (ore 19.45). Ai vallesani – che conducono la serie 3-0 (best of seven) – manca infatti solo un successo. «La quarta partita è sempre la più difficile da vincere», ha analizzato Stefano Togni, ex attaccante degli anni ’90. «Il traguardo è infatti a un passo, la pressione aumenta e gli avversari, che non possono più fallire, cercano in tutti i modi di mantenere aperta la serie. È vero che nell’hockey può succedere di tutto, ma in questo momento i giocatori del Visp hanno decisamente la serie nelle loro mani, si sono già imposti due volte in trasferta e la possono chiudere fra le mura amiche. È quasi fatta per loro».
Il Visp è l’unica squadra fra i cadetti che ha i requisiti per l’ascesa nella massima serie e ha come obiettivo a corto termine proprio la promozione. Negli ultimi anni il club ha anche costruito la nuova pista e vorrebbe diventare in futuro l'unica squadra di National League a rappresentare il Vallese.
«Il progetto del club è interessante. Il gruppo è sicuramente spinto da una forte motivazione, lavora bene, ha un roster competitivo e in panchina c’è Heinz Ehlers, un allenatore molto esperto e preparato. Già quest’anno i vallesani ci proveranno senza troppe pressioni, anche se sono dell’idea che la differenza fra le due categorie sia ancora abbastanza alta».
Se la truppa di Ehlers dovesse cogliere il 4-0 nella serie staccherebbe il pass per la finale dei playoff di SL e a quel punto verrebbero automaticamente disputati anche i playout di NL, fra Lugano e Ajoie.
«I giurassiani stanno preparando questa serie da diversi mesi e nella seconda parte del campionato hanno anche colto alcuni risultati incoraggianti. Hanno dimostrato di essere una bellissima realtà e giocare a Porrentruy non è mai facile, una cittadina che vive per l’hockey e dove i tifosi sono molto caldi. Il gruppo è inoltre composto da stranieri che fanno la differenza, così come da giovani svizzeri da valorizzare e con gli ex bianconeri Ireland, Vauclair e Nummelin al timone, l’Ajoie potrà dire la sua. Il club guarda al futuro con una certa ambizione e con le idee molto chiare».
Come vedi il Lugano?
«Purtroppo quest’anno ci sono state cose che non hanno funzionato, ma adesso sarà necessario mantenere alta la concentrazione. I bianconeri devono dimenticare in fretta la delusione che ha caratterizzato l’ultimo periodo, restando uniti, positivi e facendosi trovare pronti. I giurassiani sono ostici ma serve fiducia e serenità mentale, per cercare di dare il 100% e portare a casa la serie il prima possibile. Sarà fondamentale partire con il piede giusto e far valere il vantaggio del match in più alla Cornèr Arena».
In un ipotetico spareggio contro il Visp, la formazione di NL giocherebbe con meno stranieri rispetto al solito, per cui sarebbe proprio la compagine di Swiss League a trarne vantaggio.
«Grazie a questo sistema nell'ultimo decennio qualche squadra cadetta è riuscita a vincere lo spareggio. Sono dell'idea che nel caso in questione per l'Ajoie sarebbe più difficile rispetto al Lugano, poiché i giurassiani hanno basato il loro gioco prevalentemente sugli stranieri e contro il Visp non potrebbero beneficiare dei servigi di qualche elemento fondamentale. Dal canto loro i bianconeri possono invece vantare dei giocatori svizzeri di un livello superiore rispetto ai rivali e accuserebbero sicuramente di meno il colpo, ma come sempre sarà il ghiaccio a parlare. Sono curioso di vedere come andrà a finire».