Emozioni e passaggi a vuoto: Ambrì e Lugano cercano ancora il giusto slancio

Partiamo dai biancoblù, che venerdì hanno pagato dazio - sanguinosi gli errori che hanno portato ai primi due gol dei cugini - ma che hanno avuto un sussulto d’orgoglio nel duello coi Dragoni. Sotto 2-1 al 40’, la squadra di Cereda è finalmente riuscita a graffiare (4 reti nel terzo periodo) fermando una striscia di 6 sconfitte filate e ritrovando il successo pieno (5-3) che mancava da un mese e mezzo. Una rimonta guidata da Kubalik (suo il 2-2), capitan Grassi e DiDomenico, che con 3 assist è stato protagonista e ha portato emozioni positive contro la sua ex squadra. Già da questa sera - a Ginevra alle 19.45 - si attendono conferme anche in questo senso. Intanto è comunque arrivata un’iniezione di fiducia che serviva tantissimo all’Ambrì, che col giusto mix di carattere e intensità - mettiamoci pure maggior attenzione per evitare di complicarsi spesso la vita - deve ora cercare di riprendere velocità.

Il Lugano ha fallito un’occasione. Vinto il derby ci poteva essere una bella scarica d’adrenalina da portare in pista a Zurigo, ma alla Swiss Life Arena si è vista una prestazione a metà, incompleta. Non abbastanza per pensare di sopraffare i cinici e forti Lions di Crawford, che con le loro fiammate hanno punito i bianconeri anche oltre i propri demeriti (5-1). Resta il fatto che la truppa di Gianinazzi non vince due partite di fila ormai da fine settembre. Ritrovato Thürkauf e perso Mirco Müller (out diverse settimane), l’HCL è sempre in cerca del giusto slancio. Di una costanza che possa tramutarsi in uno scatto tangibile anche in classifica.