Ambrì: due partite molto diverse, ma stesso esito. Il Lugano cerca ancora maggior costanza

Ma andiamo con ordine. Da dimenticare la prova opaca offerta contro il Lugano, dove ha funzionato poco o nulla e il 5-0 finale è stato ampiamente meritato dai bianconeri, padroni del match fin dai primi minuti. Poche le fiammate, poche le emozioni, poca la determinazione messa sul ghiaccio. Diverso il discorso per l’incontro di sabato alla Gottardo Arena, dove la squadra ha provato a reagire mostrando qualche passo nella giusta direzione. Gli episodi, con qualche errore individuale di troppo unito alla scarsa concretezza, non hanno premiato il gruppo di Cereda, battuto 4-2 dai Tori di Herzog (Top Scorer dei suoi, autore dell’1-0 e già salito a quota 15 gol). Nella speranza di recuperare almeno l’ammalato Heed, l’Ambrì - nono, ma fermo da 5 match a 38 punti - deve ripartire dagli aspetti positivi mostrati con lo Zugo e continuare a insistere. Venerdì, a Porrentruy, c’è una sfida delicata con l’Ajoie.

Sicuramente più sereno il Lugano di Gianinazzi, che venerdì ha mostrato ancora una volta un hockey intenso ed efficace. Pure spettacolare, praticamente in fotocopia rispetto all'ampio successo di Rapperswil. Sabato si è invece fermata la corsa di Carr e compagni, sconfitti 4-1 a Losanna dalla squadra più in forma del momento. Illusorio il vantaggio trovato con un numero di Arcobello, seguito da quattro reti dei locali, capaci di inanellare la settima vittoria di fila. Peccato perché i bianconeri potevano avvicinarsi alla top-5 (il Berna, quinto, dista cinque lunghezze) ma la squadra nel complesso sta bene e se saprà tenere alto con costanza il proprio livello - su questo si può migliorare - macinerà tanti altri punti. In settimana ci sarà tempo per lavorare e preparare un altro esame importante: venerdì in Ticino arriva la capolista Zurigo.