HCLUna doccia gelata, che potrebbe anche essere un'occasione

LUGANO - È vero, il campionato è ancora giovanissimo, nonostante sia comunque già stato giocato quasi un quinto di regular season. Ciò non toglie che il pesantissimo 6-1 subito ieri contro il Rapperswil ha acceso un primo campanello d'allarme. Soprattutto alla luce della troppa sufficienza messa sul ghiaccio dalla formazione sottocenerina, autrice di diversi errori "elementari". 

Due vittorie piene in nove incontri (tre in totale con il derby vinto ai rigori), peggior difesa del campionato (insieme a quella del Langnau con 33 gol incassati) e il 12esimo rango in classifica non possono lasciare tranquilla la piazza, che ieri ha cominciato (giustamente?) a mugugnare. 

A inizio campionato società, dirigenza e staff tecnico predicavano pazienza. Ed effettivamente la prima stagione "piena" di Luca Gianinazzi, i diversi nuovi innesti e i giovani ai quali va dato tempo obbligano un po' tutti ad azionare il tasto "calma". Forse, però, nessuno si sarebbe immaginato un avvio del genere dopo un pre-campionato (che è vero conta poco o nulla) nel quale si erano visti sprazzi di ottimo Lugano. Sprazzi di buon Lugano che si sono visti anche in questo avvio di regular season, ma che in una lega così equilibrata e livellata non bastano per pensare di avere successo. E la doccia gelata, in tal senso, è arrivata ieri contro i Lakers. Una lezione che potrebbe anche fare bene a Fazzini e compagni, se recepita nel modo giusto: venerdì in occasione della delicata sfida casalinga contro i campioni svizzeri del Ginevra avremo una risposta in tal senso. 

A destare maggior preoccupazione in casa bianconera sono i due portieri: Mikko Koskinen - vero e proprio muro negli scorsi playoff - e Nicklas Schlegel viaggiano a una percentuale di parate nettamente insufficiente. Il finlandese ha sin qui accumulato un 87,77%, mentre il secondo dell'86.90%. Decisamente troppo poco. Anche Ruotsalainen e Joly, positivi durante il pre-campionato, stanno facendo fatica: il primo non ha ancora timbrato il cartellino, mentre il secondo ha realizzato una rete. Senza scordare lo scarso apporto di diversi svizzeri d'esperienza, i quali sono palesemente lontani dai livelli che un po' tutti si aspettano.

«Quest'estate mi sento un po' più serena dell'anno scorso», aveva detto nelle scorse settimane Vicky Mantegazza. Una serenità già minata dal pessimo avvio di stagione dell'HCL. Guai però panicare, la stagione è solo all'inizio. Sarà quindi interessante vedere come Gianinazzi saprà districarsi in una situazione del genere, la prima di grande difficoltà da quando ha affrontato il grande salto.