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HCL/NHL«Il draft? Un trampolino di lancio e un premio per i sacrifici»

29.07.21 - 19:30
Sabato scorso Brian Zanetti è stato draftato dai Flyers: «Il più grande sogno è un giorno poter giocare in NHL»
Brian Zanetti
«Il draft? Un trampolino di lancio e un premio per i sacrifici»
Sabato scorso Brian Zanetti è stato draftato dai Flyers: «Il più grande sogno è un giorno poter giocare in NHL»
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LUGANO - La classica giornata che non dimenticherai mai, quel momento in cui un condensato di emozioni si fanno spazio dentro di te. Brian Zanetti quegli attimi li ha vissuti sabato quando il suo nome è comparso durante il draft della NHL, nel quale è stato selezionato al quarto turno - come scelta numero 110 assoluta - dai Philadelphia Flyers.

Il difensore ticinese è cresciuto a pane, hockey e... Lugano, club in cui ha fatto tutte le trafila delle giovanili. Nel prossimo campionato giocherà nell'Ontario Hockey League (Canada) con i colori dei Peterborough Petes, dove avrà la possibilità di progredire ulteriormente. «Sabato mattina sono partito dalla Finlandia con la nazionale, per cui sono arrivato alla sera abbastanza stanco. Il draft è iniziato alle 17, l'ho seguito insieme alla mia famiglia: quando ho visto il mio nome comparire è stato bellissimo ed emozionante».

Un draft che non è un punto d'arrivo...
«Esattamente. L'ho preso come una sorta d'inizio e un trampolino di lancio. L'ho visto anche come un premio per i miei sacrifici e quelli dei miei genitori, che non mi hanno mai fatto mancare il loro supporto. Ero abbastanza teso prima del draft, vedere il proprio nome è stata una liberazione ma anche un vortice di emozioni incredibile. Se ho brindato? Ero troppo stanco per farlo dopo il lunghissimo viaggio dalla Finlandia...».  

Il sogno è esordire in prima squadra a Lugano o la NHL?
«Il più grande è naturalmente quello della NHL. Ma quello probabilmente più vicino, e a cui devo pensare oggi, è d'indossare la maglia del Lugano. Entrambe le opzioni mi stimolano parecchio. Sono senza dubbio due miei grandi obiettivi. Ci tengo comunque a ribadire come questo sia solo un inizio, non ho ancora fatto niente. Mi piace tenere i piedi ben piantati a terra». 

Hai già avuto modo di confrontarti con Hnat Domenichelli?
«Da Lugano ho sempre avvertito fiducia e vicinanza. Ora inizio a giocare questa stagione in Canada, sicuramente quella bianconera è una strada che resterà sempre aperta».

Da Philadelphia cosa ti hanno detto a margine del draft?
«Ho sentito alcune persone dell'organizzazione le quali mi hanno fatto i complimenti. In questi giorni mi stanno dando delle indicazioni per i camp di fine agosto. Inoltre, una volta draftato, ho fatto delle interviste coi media americani».

L'hockey per te è stato amore a prima vista?
«Tanti dei miei compagni hanno avuto un primo approccio per poi mollare ed eventualmente riprendere l'attività. Da parte mia ho sempre avuto accanto i miei genitori che mi hanno seguito ovunque, non solo a Lugano ma in giro per la Svizzera. Ho iniziato a due anni e mezzo e non ho mai mollato. Oggi posso dire che è stata la scelta giusta».

Da piccolo c'era un giocatore al quale ti ispiravi? 
«Petteri Nummelin. Lo ammiravo molto e vederlo giocare era sempre bellissimo. Ora guardo spesso le partite di NHL, cerco di prendere degli spunti».

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COMMENTI
 

Evry 2 anni fa su tio
Complimenti e auguri, non mollare mai
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