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NATIONAL LEAGUE«Shore da noi quasi gratis»

14.01.21 - 12:00
Lo psicologo Tangnes non spreme i Tori: «Genoni e gli attaccanti… si cambia».
keystone-sda.ch / STR (CHRISTIAN MERZ)
«Shore da noi quasi gratis»
Lo psicologo Tangnes non spreme i Tori: «Genoni e gli attaccanti… si cambia».
A Zugo ci si impegna a tutti i livelli: «Non è una questione di soldi, ma di attenzione, di preparazione e di tempismo».
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ZUGO - Maggior numero di successi, minor numero di sconfitte, miglior attacco, seconda difesa, più lunga serie aperta di vittorie, miglior rendimento in trasferta e - per media punti - anche in casa. Ci fermiamo qui: basta questo per “spiegare” il dominio dello Zugo in National League. Ma cos’hanno i Tori, in fuga in classifica - più delle rivali? Sulla qualità pure altre squadre possono contare, eppure queste non sono continue come quella guidata da Dan Tangnes.

«Ci siamo forse adattati meglio di tutti alle difficoltà - ha ammesso proprio il coach norvegese - In una stagione complicata come questa, abbiamo trovato prima degli altri le risposte giuste a tante domande difficili».

Come quella relativa alla continuità. Alla Bossard Arena non sembrano inclini alle distrazioni.
«Sì, è una delle spiegazioni dei buoni risultati. Devo ringraziare i miei ragazzi perché, in un anno tanto strano, logorante e non semplice, sono sempre stati concentrati. Chiunque avrebbe potuto accampare una scusa - ce ne sono migliaia - per un allenamento fatto non bene o una prestazione modesta. Per mollare insomma. Non è accaduto. E i numeri sono lì a provarlo».

Più che il tecnico, al coach è toccato fare lo psicologo.
«Sono stato fortunato a trovare, dall’altra parte, tanta disponibilità». 

Del futuro non v’è certezza: da un giorno all’altro può infatti arrivare lo stop al campionato. Come si può correre verso il traguardo quando non si sa dove questo sia posto?
«Serve equilibrio. Si deve provare a fare bene, anche perché la media punti potrebbe essere decisiva, ma senza spremersi troppo. Come? Sfruttando al massimo la rosa. Volete degli esempi? Guardate le presenze di Genoni (16 su 25 mach), i minutaggi degli altri o ancora il fatto che i molti gol segnati siano divisi tra tanti elementi: appena c’è la possibilità, dando fiducia a tutti, si cambia». 

Per non vedere calare il livello alternando le linee, serve però molta qualità.
«È vero, e a noi non manca. Devo ringraziare il club perché è sempre presente e prova in ogni modo a migliorarci. La firma di Nick Shore, per esempio, dimostra quanto, a ogni livello, la società si stia impegnando».

Shore è un bel colpo. Che in un periodo di sacrifici un po’ stona.
«Quando parlavo di impegno da parte del club intendevo proprio questo. Non è una questione di soldi, ma di attenzione, di preparazione e di tempismo. Solo così si possono cogliere le occasioni. Non ci crederete ma Nick è costato molto poco: ha accettato di venire da noi quasi gratis. Aveva bisogno di giocare, aveva bisogno di mettersi in mostra, in vetrina, per guadagnare un contratto importante per il prossimo anno. E noi, dopo esserci mossi a lungo con tre soli stranieri, avevamo bisogno di un attaccante con le sue doti. Così ci siamo trovati». 

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