L'ex attaccante francese è stato presentato oggi in conferenza stampa: «Convinto da Fabregas e Zambrotta»
COMO - Non solo Cesc Fabregas: a Como è sbarcato anche un altro grande campione che risponde al nome di Thierry Henry. Contrariamente allo spagnolo - che al Sinigaglia cercherà di mettere in mostra le sue grandi qualità con il pallone fra i piedi - l'ex giocatore di Arsenal e Barcellona è pronto alla nuova avventura nelle vesti di azionista del club lombardo. «Come mai ho scelto di venire qui? È molto semplice: si è aperto un nuovo capitolo nella mia vita. Sono stato calciatore, allenatore, collaboro con il Belgio, lavoro in TV, ma quando mi si è presentata questa occasione non ho esitato. Conosco quanta passione c'è in Italia», ha dichiarato il francese oggi in conferenza stampa.
Seppur soltanto di passaggio, il 45enne ricorda con piacere i pochi mesi trascorsi a Torino nel 1999: «Io sarei rimasto in Italia se non fosse stato per una persona. Ho amato molto la Juve, società calcistica per eccellenza. Facevo parte della generazione Gattuso, Pirlo, ecc: venendo in Italia ho capito la loro mentalità».
Oltre a quello di Fabregas, nella scelta di Henry c'è anche lo zampino di un ex Chiasso: «Prima di accettare ho parlato con il mio procuratore, con Cesc e Zambrotta (ex giocatore e allenatore dei momò, ndr), mio compagno al Barcellona. Ambizioni sportive? Questo club vanta una grande storia. Nel mondo la gente parla sempre del lago o della bellezza del paese ed è giusto che sia così. Adesso però è importante iniziare a parlare di Como anche di calcio, è ora di fare crescere ancora di più la società».