Il COVID detta legge, Djokovic paga pegno
Fine dello stato d’emergenza-coronavis nel USA? Solo in primavera. Nel frattempo, Nole…
DUBAI - Impegnato a consolidare la sua leadership nella classifica ATP, la prossima settimana Novak Djokovic si batterà nel torneo di Dubai. Poi, secondo calendario, dovrebbe puntare a due Masters1000: Indian Wells e Miami.
Allo stato attuale delle cose, però, alla kermesse della California e a quella della Florida, il serbo non potrà prendere parte. Questo perché, scelto di non vaccinarsi, negli Stati Uniti è ancora considerato un soggetto indesiderato. Non può, insomma, prendere liberamente un aereo per gli States (dove lo stato d’emergenza legato alla pandemia dovrebbe chiudersi in primavera, ndr): all’arrivo, ad andargli bene, lo rispedirebbero immediatamente indietro. Già sollevato un polverone in occasione degli Australian Open 2022, quando fu anche detenuto prima di venire espulso dall'isola-continente, il campionissimo di Belgrado ha saggiamente deciso di non “sfidare” la legge.
«Giocherò a Dubai - ha confermato proprio Nole, mentre per Indian Wells e Miami ho fatto richiesta di uno special exempt. Sono in attesa che le autorità decidano. Sono grato agli organizzatori di quei tornei per il supporto che mi stanno mostrando; per conto mio mi piacerebbe molto tornare. La situazione è tuttavia al momento fuori dal mio controllo».