Batosta a Wimbledon e niente Olimpiadi, Federer a un bivio

«Non credo Roger pensasse al ritiro prima di Wimbledon, ora potrebbe aver cambiato idea»
«Nel tennis sei da solo».
«Non credo Roger pensasse al ritiro prima di Wimbledon, ora potrebbe aver cambiato idea»
«Nel tennis sei da solo».
LONDRA - La carta d’identità è implacabile. Più che quella, alla quale comunque ci si può anche “abituare”, potrebbero in ogni caso essere le sensazioni provate sul campo a spingere Roger Federer al ritiro. La fatica nel riuscire a fare i movimenti giusti, a portare i colpi giusti, la “scoperta” - poco piacevole - di non poter comandare a piacimento contro rivali che solo un paio d’anni fa non destavano preoccupazione… Tutto ciò, secondo Boris Becker, potrebbe spingere il renano a considerare seriamente l’idea di appendere la racchetta al chiodo.
«Credo che Roger si sia presentato a Wimbledon con la convinzione che tutto fosse perfetto. Che tutto stesse andando secondo i piani - ha raccontato l’ex campione tedesco sul Daily Mail - Si era rimesso in forma giocando sulla terra rossa e sperava di poter arrivare fino in fondo a Londra. Non credo che prima del torneo pensasse al ritiro ma adesso non lo escludo: potrebbe benissimo aver cambiato idea. La sconfitta con Hurkacz non può averlo lasciato indifferente. Quello 0-6 nel terzo set non deve essere stato mentalmente facile da affrontare. Cosa farà? Non posso dirglielo io: se c’è una cosa che ho imparato, è che nel tennis sei da solo».








