TORINO
Pessotto giù dal tetto, ipotesi di suicidio

Foto d'archivio
Pessotto giù dal tetto, ipotesi di suicidio
TORINO - L' ex giocatore e ora dirigente della Juventus Gianluca Pessotto, 35 anni, è precipitato da da un abbaino del tetto della sede della Juventus, a Torino. E' stato trasportato in gravi condizioni all'ospedale Molinette: per i medici no...
TORINO - L' ex giocatore e ora dirigente della Juventus Gianluca Pessotto, 35 anni, è precipitato da da un abbaino del tetto della sede della Juventus, a Torino. E' stato trasportato in gravi condizioni all'ospedale Molinette: per i medici non rischia la vita. Il calciatore aveva un rosario in mano.
Pessotto era stato nominato poche settimane team manager dalla nuova dirigenza della Juventus e, come ogni mattina, si era recato nel suo ufficio della sede bianconera, in corso Galileo Ferraris, nell'elegante quartiere torinese della Crocetta. Poco dopo è avvenuto l'incidente. L'ex terzino della Juventus e della Nazionale era solo nel suo ufficio al secondo piano. Alcune circostanze fanno propendere gli inquirenti per l'ipotesi che Pessotto abbia tentato di togliersi la vita: Pessotto è infatti salito fino a un abbaino, stringendo tra le mani un rosario e da lì è precipitato gettato nel cortile interno. Dapprima è finito sull'Alfa 147 del vicepresidente dimissionario Roberto Bettega che era lì parcheggiata, poi e' rimbalzato su una Lancia Phedra che era a fianco ed è quindi finito a terra. Un urto provvidenziale che ha attutito l'impatto violento della caduta ed evitato lesioni ancora peggiori. Scattato l'allarme, è stato trasportato con un'ambulanza del 118 al pronto soccorso di chirurgia delle Molinette. Ha riportato fratture multiple ed è in prognosi riservata. Per i medici non rischia la vita.
Tentativo di suicidio?
"Tra le voci, ma che non hanno trovato ancora conferma - anticipa Repubblica - vi è quella che Pessotto nelle ultime settimane fosse preoccupato e depresso per motivi legati alla sua salute. Uno degli obiettivi dell'inchiesta della procura di Torino, che è condotta da due pm, sulla caduta di Gianluca Pessotto è verificare se l'ex calciatore avesse qualche malattia. Pessotto non è mai stato coinvolto in indagini sul doping. Il suo nome, però, è stato ripetuto più volte nel processo per la somministrazione di farmaci ai giocatori della Juventus: in particolare era stato l'andamento dei suoi valori sanguigni ad incuriosire gli inquirenti, alla ricerca di possibili casi di somministrazione blanda di eritropoietina. Era anche stato interrogato durante il processo".
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