Professione "rogue trader", tutto quello che faceva Adoboli

Le peculiarità del ruolo che ricopriva il 31enne che ha frodato 2,3 miliardi di dollari ad UBS
LONDRA - E’ stato subito definito ‘rogue trader’ l’operatore finanziario Kweku Adoboli che ha causato una perdita di 2,3 milioni di dollari alla sede di Londra della banca svizzera UBS rappresentata dallo studio Herbert Smith. L'insospettabile figlio di un funzionario dell’ONU è ora difeso da uno studio di avvocati di grido, il Kingsley Napley che già aveva difeso un altro bancario infedele, Nick Leeson che aveva fatto fallire la Barings Bank.
Canaglia o ribelle? - Ma cosa significa rogue trader? Un operatore finanziario canaglia, mascalzone, ma il termine rogue ha anche il connotato di ribelle, di qualcuno che agisce contro le regole stabilite che si comporta con astuzia e dissimulazione per conseguire un determinato fine. Rogue wave è l’onda anomala, mentre in letteratura è stato impiegato come titolo del libro e del film su Nick Leeson che aveva fatto fallire la Barings, in un libro underground, Rogue Nation, per definire il ribelle contro tutti che si rivolta contro la civiltà occidentale, in un volume su Sarah Palin, ma anche per un volume sulle forze speciali Seals americane e perfino in film e videogiochi come Star Wars e nei fumetti.
Come ha fatto? - Le transazioni del rogue trader che hanno fatto andare in rosso UBS riguardano la falsificazione della copertura del rischio (hedging of risk) di ‘exchange-traded funds’, o ETF, degli strumenti finanziari affini a fondi comuni di investimento, ma meno cari, titoli che vengono trattati come azioni e sono progettati per replicare i movimenti di un indice. Sta di fatto che in giugno la Banca d’Inghilterra aveva messo in guardia su questo strumento considerato ‘complesso, opaco e interrelato’ ma evidentemente a UBS non interessava.
Qualsiasi trader od operatore finanziario deve assumersi un certo grado di rischio e, se vuole superare il limite stabilito dalla sua società, deve ottenere il permesso dei superiori. In alcuni casi, superare i limiti porta profitti, nel qual caso i superiori, se se ne accorgono, chiudono un occhio. Ma quando si traduce in una perdita, i trader cercano di compensarla superando ancor più i limiti per uscire dal rosso e questo porta spesso ad aggravare la frode e quasi sempre a finire in un buco gigantesco.
A un giovane dipendente in una banca come UBS potrebbe essere consentito di assumere rischi per migliaia, non milioni, di dollari. Con l’esperienza -e la dimostrata capacità di realizzare un profitto- il suo rischio autorizzato può aumentare e un esperto potrebbe anche arrivare a un miliardo di dollari di esposizione. Ora, Adoboli, secondo il Wall Street Journal operava in un ambito di fondi ibridi denominato Delta Uno, considerato relativamente sicuro. Ma le accuse contro Adoboli sostengono che abbia falsificato i documenti contabili sin dall’ottobre 2008, quindi, come abbastanza ovvio, il buco si è ingigantito gradualmente fino a diventare voragine.
Nessuno si è accorto? - Ma come mai in quasi tre anni non si è accorto nessuno? I volumi e ritmi delle banche che muovono miliardi di dollari ogni giorno non consentono un controllo analitico e quindi sono stati automatizzati i sistemi della gestione del rischio per individuare operazioni non autorizzate, ma se il bancario trova una falla nel sistema, la può sfruttare a ripetizione.
Jérôme Kerviel, che ha perso 6,7 miliardi dollari nella banca francese Société Générale nel 2008, era stato in grado di assumersi dei rischi non autorizzati per comperare azioni volatili e poi fingere di venderle a terzi per coprire le sue ‘scommesse’. Il suo predecessore, Nick Leeson della Barings Bank, dopo aver perso più di un miliardo di dollari aveva nascosto le sue perdite in un conto aziendale dimenticato che non veniva monitorato dai controllori.




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