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SVIZZERANon c'è stato nessun attacco informatico di Anonymous, secondo Nestlé

23.03.22 - 11:16
La notizia «non ha alcun fondamento» assicura il colosso alimentare, preso di mira per non aver lasciato la Russia
Depositphotos (bigxteq)
Fonte Ats
Non c'è stato nessun attacco informatico di Anonymous, secondo Nestlé
La notizia «non ha alcun fondamento» assicura il colosso alimentare, preso di mira per non aver lasciato la Russia

LOSANNA - Nestlé smentisce di essere stata vittima di un attacco informatico. La notizia che si è diffusa ieri in rete secondo la quale il collettivo di hacker Anonymous avrebbe violato il database della società, mettendo le mani su 10 gigabyte di dati aziendali, non è vera, afferma la multinazionale alimentare presa di mira perché si è rifiutata di abbandonare il mercato russo.

«Questa recente affermazione di un attacco cibernetico contro Nestlé e conseguente fuga di dati non ha alcun fondamento», si legge in una dichiarazione inviata a Keystone-Ats. Le voci fanno riferimento a un caso che in realtà risale a febbraio, quando alcuni dati randomizzati e prevalentemente già di pubblico domino sono stati resi involontariamente accessibili online per un breve periodo di tempo. «Per spiegarsi, i dati sono fondamentalmente nomi di aziende e dettagli di contatto», ha indicato un portavoce. La società ha indagato rapidamente sulla vicenda e non ha ritenuto necessario procedere a ulteriori azioni.

«La sicurezza informatica è una delle nostre massime priorità», prosegue l'impresa, che assicura che il panorama cibernetico viene costantemente monitorato e vengono adottati tutti i provvedimenti necessari per assicurare la sicurezza.

Negli scorsi giorni gruppi di hacker avevano suonato la carica contro Nestlé dopo che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha più volte chiesto all'azienda di abbandonare le sue attività in Russia. La società di Vevey (VD) non ha dato seguito alla richiesta, affermando di aver già bloccato tutte le importazioni ed esportazioni dalla Russia, eccetto per i prodotti di base, e di sentirsi responsabile per gli oltre 7000 dipendenti nel paese di Vladimir Putin. Nestlé è in seguito stata oggetto di appelli al boicottaggio.

Riguardo all'attacco cibernetico va detto che nell'ambito del conflitto da più parti sono state segnalate azioni e successi nei confronti di quelli che sono considerati i rispettivi nemici.

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