New York è di Mamdani: è lui il nuovo sindaco

Il candidato dem che si definisce "socialista", con madre indiana e padre dell'Uganda dove é nato, sbaraglia l'ex governatore Andrew Cuomo. A Trump dice: «So che mi stai guardando, alza il volume»
NEW YORK - New York ha un nuovo sindaco, il primo musulmano: è Zohran Mamdani, 34 anni. L'uomo che si definisce "socialista", con madre indiana e padre dell'Uganda dove é nato, ha sbaragliato l'ex governatore dem Andrew Cuomo, che era appoggiato anche da Donald Trump ed Elon Musk, e il candidato repubblicano Curtis Sliwa.
«Il sole potrebbe essere tramontato sulla nostra città stasera, ma come disse una volta Eugene Debs, "vedo l'alba di un giorno migliore per l'umanità"». Sono state le prime parole di Zohran Mamdani dal suo quartier generale a Brooklyn dopo la sua vittoria e davanti a una folla che scandiva il suo nome.
È il nuovo astro nascente del partito, sostenuto (anche se non formalmente) da Barack Obama ma non da tutto l'establishment dem. Ha vinto con un programma per rendere New York più abbordabile, con bus gratis, supermercati comunali, affitti calmierati e più tasse ai ricchi.
Nel suo discorso dopo il successo elettorale come sindaco di Ny, Zohran Mamdani ha promesso una «nuova era» di cambiamento politico, ha evocato più volte la parola speranza (hope) di obamiana memoria, ha celebrato la diversità della città e si è impegnato per la difesa di tutti, condannando l'antisemitismo ma anche chi lo strumentalizza. Infine ha ringraziato i genitori e la moglie, saliti sul palco accanto a lui.
«Da quando abbiamo memoria - ha detto - i ricchi e i benestanti hanno sempre detto ai lavoratori di New York che il potere non appartiene alle loro mani, con dita ammaccate per aver sollevato scatole sul pavimento del magazzino, palmi callosi per aver urtato il manubrio delle bici delle consegne, nocche segnate da ustioni in cucina. Non sono queste le mani a cui è stato permesso di detenere il potere», ha detto Mamdani. «Eppure - proseguito - negli ultimi 12 mesi, avete osato puntare a qualcosa di più grande. Stasera, contro ogni previsione, l'abbiamo colto. Il futuro è nelle nostre mani. In questo momento di oscurità politica, New York sarà la luce».
E poi l'attacco a Trump: «Visto che so che stai guardando, ho quattro parole per te: alza il volume (turn the volume up)», ha detto, ricordandogli che la sua vittoria «mostra la strada per sconfiggerlo». Alla folla che lo acclamava lo ha ripetuto: «Se qualcuno può mostrare a una nazione tradita da Donald Trump come sconfiggerlo, quella è la città che lo ha fatto nascere».
Pronta la replica del tycoon: «Il fatto che Trump non era sulla scheda elettorale e lo shutdown sono stati i due motivi per cui i repubblicani hanno perso le elezioni stasera, secondo i sondaggisti». Lo scrive Donald Trump su Truth commentando l'esito delle elezioni chiave in Usa.



