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GUERRA COMMERCIALE

«Fatalismo, incapacità e sottomissione»: Bruxelles ha giocato male la sua partita

Tra poche ore potrebbero essere annunciate le contromisure europee ai dazi Usa del 30%
AFP
«Fatalismo, incapacità e sottomissione»: Bruxelles ha giocato male la sua partita
Tra poche ore potrebbero essere annunciate le contromisure europee ai dazi Usa del 30%

BRUXELLES - In attesa di sapere quali saranno le decisioni prese dal Coreper, il Comitato dei rappresentanti permanenti presso l'Unione Europea, si fanno già le prime considerazioni su quali saranno le conseguenze dell'annuncio dei dazi del 30% imposti dagli Stati Uniti.

Le contromisure sono in arrivo? - Ci si aspetta che questo pomeriggio gli ambasciatori possano individuare una serie di contromisure da applicare forse già lunedì 14 luglio, senza aspettare la scadenza del 1° agosto fissata dall'amministrazione Trump per le sue tariffe aggiuntive. Anche se la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha confermato che «preferiamo una soluzione negoziata e questo resta il caso». La sospensione delle contromisure sarà quindi sospesa, ma «allo stesso tempo continueremo a prepararci» a trovare soluzioni da mettere in campo come risposta al protezionismo a stelle e strisce, che porterà quasi certamente a un aumento dell'inflazione e a un calo della crescita.

Trump ha giocato come al solito... - La Svizzera è, per il momento, spettatrice interessata di quella sorta di psicodramma che si sta vivendo sull'asse Washington-Bruxelles. Il tasso base applicato all'Unione, se confermato (e con Trump nulla è mai scontato), è tre volte più alto rispetto a quello concordato con il Regno Unito. Questo nonostante la linea morbida portata avanti dai vertici comunitari. La strategia portata avanti da Trump è la stessa che contraddistingue il suo intero secondo mandato, qualsiasi sia l'ambito: «mettere pressione», in questo caso sull'Ue, «affinché accetti dal 1° agosto un accordo il più possibile vicino ai termini imposti da Washington».

...e l'Ue ha sbagliato tutto - Ma Bruxelles ha giocato male la sua partita, secondo il parere dell'ex ministro dell'Economia italiano Giulio Tremonti. «Fatalismo, incapacità e sottomissione» avrebbero segnato l'azione dell'Unione, ha dichiarato a Il Sole 24 Ore. «Guardi il comportamento della Cina: minaccia (di Trump), reazione (robusta), accordo. La Ue pensava di essere più forte della Cina, si aspettava il 10% di dazi aggiuntivi. È arrivato il 30%».

Penalizzato l'export ad alto valore - Al netto delle rivendicazioni e dei rimpianti, cosa significherà per le aziende europee? Tremonti fa l'esempio dell'Italia: «Noi siamo il quarto paese esportatore nel mondo, questa guerra scassa il mercato e arriva ovviamente a colpire anche l’export. Il nostro export è ad alto contenuto tecnico, ad alto valore, e soprattutto su questo più colpiti dai nuovi dazi quasi globali». Questo discorso vale per il Made in Italy come per il Made in Switzerland, per il Parmigiano reggiano e il prosciutto di Parma come per le eccellenze rossocrociate. Fare delle cifre è sicuramente prematuro: tutto dipenderà dal trattamento che l'amministrazione Trump vorrà riservare alla Confederazione.

Lunedì, intanto, ci sarà da osservare l'andamento di Wall Street. Questo sarà il vero termometro del gradimento di queste misure.

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