L'Ucraina è impaziente di sedersi al tavolo dei negoziati. Trump e Zelensky si incontreranno in settimana? E Putin cosa vuole davvero?
KIEV - Il cambiamento, invero, era avvenuto già agli inizi dello scorso dicembre. In questi ultimi giorni però - con l'orizzonte dei tre anni dall'inizio dell'attuale guerra in Ucraina che si avvicina - il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è fatto sempre più insistente nell'esprimere la sua apertura al dialogo con la Russia, pescando da quel medesimo, instancabile, registro che a lungo aveva dato voce alle richieste di sostegno dirette agli alleati di Kiev.
Le ultime parole in questo senso hanno fatto la loro comparsa, nelle scorse ore, sulle colonne del Guardian. «Se avessi la consapevolezza che l'America e l'Europa non ci abbandoneranno», ha premesso Zelensky, «sarei pronto a qualsiasi formato di dialogo». Il presidente ucraino è pronto a sedersi al tavolo dei negoziati. Il presidente ucraino vuole sedersi al tavolo dei negoziati. E, in ottica dell'inevitabile compromesso, sembra disposto a rinunciare ad alcuni di quei territori che l'Orso ha strappato in questi quasi tre anni di guerra, pur di evitare che il conflitto possa "scongelarsi" dalla situazione d'impasse attuale.
È un senso di urgenza che pare dettato dal cambio di amministrazione negli Stati Uniti, con un Donald Trump notoriamente meno incline ad aprire il portafoglio senza avere nulla in cambio. Motivo per cui Zelensky ha messo sul piatto le cosiddette terre rare - e non solo - che fanno gola a tutti. Il tutto, nel quadro di una seria partnership strategica. «Metteteci i vostri soldi. Investite. Facciamo dello sviluppo insieme». Non del semplice "pizzo" di guerra. Ma non è la sola urgenza.
Perché secondo Kiev, il presidente russo Vladimir Putin non vuole la pace e sarebbe pronto a schierare al fronte altri 100mila uomini per dare una nuova sterzata al conflitto. Una linea che in apparenza cozza con quanto affermato ieri dal presidente americano, che sostiene di aver avuto un colloquio con lo "zar" e che quest'ultimo «vuole che gente smetta di morire». Il Cremlino per ora non conferma né smentisce. Inoltre, questa potrebbe essere la settimana in cui Trump incontrerà il suo omologo ucraino, chiudendo un "triangolo" che potrebbe dirci qualcosa di concreto sull'orizzonte della guerra.