Cerca e trova immobili
GUERRA IN UCRAINA

Zelensky insiste: «Pronto a ogni dialogo»

Il leader ucraino: «Solo se America ed Europa ci proteggeranno»
Foto Imago
Zelensky insiste: «Pronto a ogni dialogo»
Il leader ucraino: «Solo se America ed Europa ci proteggeranno»

KIEV - Lo va ripetendo in ogni sede: pronto a trattare. Persino disposto a farlo direttamente con Putin, anche se sa benissimo che al tavolo della trattativa i giochi sono retti dal banco e cioè Donald Trump: è il presidente americano che dà le carte, arrogandosi anche la presunzione di decidere quando e come porre fine alla tragica partita del conflitto russo-ucraino.

«Se avessi la consapevolezza che l'America e l'Europa non ci abbandoneranno, ci sosterranno e forniranno garanzie di sicurezza, sarei pronto a qualsiasi formato di dialogo»: questa è l'ultima dichiarazione in ordine di tempo - senza variazione sul tema - che il leader ucraino fa. Stavolta i microfoni sono quelli della tv britannica Itv. Nell'intervista, ripresa dal Guardian, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky commenta la telefonata che sembra esserci davvero stata tra Donald Trump e Vladimir Putin sulla fine del conflitto.

«Un conflitto congelato - ha affermato - porterà a più aggressioni ancora e ancora. Chi vincerà i premi e passerà alla storia come vincitore? Nessuno. Sarà una sconfitta assoluta per tutti, sia per noi, come è importante, sia per Trump» ha detto il leader ucraino.

Che suggerisce anche le mosse politiche a Trump nello spiraglio di trattativa che sembra essersi aperto un varco: come riporta Reuters online, per Zelensky «Trump non ha bisogno solo di porre fine alla guerra, ha bisogno di agire in modo che Putin non abbia più alcuna possibilità di muoverci guerra. Questa è la cosa principale e tutti dovrebbero riconoscerlo. Sarebbe una vittoria».

Il leader ucraino ha affermato che Kiev non vuole che si ripeta l'esperienza degli accordi di pace e dei colloqui che non hanno prodotto risultati negli anni prima all'invasione su vasta scala di Mosca del febbraio 2022. E questo, ha detto, significa mettere in atto garanzie di sicurezza.

«Se ci sono garanzie di sicurezza, allora possiamo parlare di una fine della "fase calda" della guerra. Dovete capire che abbiamo bisogno di sapere esattamente come finirà questa guerra. Che siamo tutti dalla stessa parte dell'America e dell'Europa», ha detto.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
Naviga su tio.ch senza pubblicità Prova TioABO per 7 giorni.
NOTIZIE PIÙ LETTE