Se gli aiuti americani all'Ucraina non arriveranno entro i prossimi giorni, sarà un regalo di Natale a Vladimir Putin
WASHINGTON - «Se Putin conquista l'Ucraina non si fermerà lì... non possiamo lasciare che vinca»: lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, alludendo a un possibile attacco contro un alleato Nato e all'ipotesi che di conseguenza le truppe americane finiscano col combattere quelle russe. «Se gli aiuti americani all'Ucraina non arriveranno entro i prossimi giorni sarà un regalo di Natale a Vladimir Putin e una minaccia per la sicurezza di Stati Uniti ed Europa». È il monito finora più forte quello di Joe Biden al Congresso americano, all'indomani del forfait di Volodymyr Zelensky ad un incontro virtuale con i senatori e nel giorno del G7 che ha ribadito compatto il sostegno a Kiev contro Mosca.
Sono giorni che la Casa Bianca ha iniziato a lanciare l'ultimo l'allarme sul rischio di vittoria della Russia nel tentativo di superare lo stallo sul nuovo pacchetto da oltre 108 miliardi di dollari chiesto dall'amministrazione. Ma alla fine è voluto scendere in campo il commander-in-chief in persona, prima definendo "folle" l'ostruzionismo dei repubblicani poi, dalla Roosevelt Room, ricordando che in gioco non c'è solo il futuro dell'Ucraina ma di tutto il mondo libero. «Ho parlato con i nostri alleati del G7. Sono con noi al fianco di Kiev», ha affermato il presidente degli Stati Uniti insistendo che «non possiamo permettere che vinca Putin».
Washington continua a spremere le risorse rimaste per fornire il suo contributo alle forze di Zelensky e ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari per 175 milioni di dollari. Ma sarà uno degli ultimi, se il Congresso non approverà la nuova richiesta di finanziamenti della Casa Bianca. Da una parte i repubblicani della Camera continuano a strumentalizzare gli aiuti all'Ucraina come merce di scambio per introdurre misure anti-immigrati sempre più dure. Dall'altra, i democratici si rifiutano di votare una legge che prevede una quasi totale chiusura delle frontiere meridionali. E lo stesso Biden ha dichiarato di non essere più disposto a fare concessioni sull'immigrazione.
Il tempo stringe, l'inverno in Ucraina avanza e il timore è che gli Stati Uniti non abbiano un piano B. «Non sono pronto ad andarmene», ha detto il presidente degli Stati Uniti in una dichiarazione che qualcuno ha interpretato come il segnale che truppe americane potrebbero essere inviate in Ucraina a combattere contro la Russia. Uno scenario catastrofico che fino a oggi Biden ha sempre voluto scongiurare.