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Quei vinificatori baschi che vogliono uscire dal marchio Rioja

La presa di posizioni, per diversi motivi, ma nella quale la questione indipendentista il suo peso ce l'ha
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Un vigneto nell'Álvesa, sullo sfondo la città di Laguardia.
Quei vinificatori baschi che vogliono uscire dal marchio Rioja
La presa di posizioni, per diversi motivi, ma nella quale la questione indipendentista il suo peso ce l'ha
LAGUARDIA - Per gli appassionati di vino, ma anche per chi qualche bicchiere negli anni lo ha semplicemente bevuto, il nome Rioja non potrà che suonare famigliare. Primo marchio Doc di Spagna (datato 1925) riunisce sotto di sé tre ...

LAGUARDIA - Per gli appassionati di vino, ma anche per chi qualche bicchiere negli anni lo ha semplicemente bevuto, il nome Rioja non potrà che suonare famigliare. Primo marchio Doc di Spagna (datato 1925) riunisce sotto di sé tre regioni della Spagna settentrionale, 473 centrali di vinificazione e circa 10mila viticoltori.

Malgrado la celebrità della nomea, che di certo aiuta per quanto riguarda la vendita delle bottiglie, una cinquantina di produttori hanno deciso che del marchio Rioja possono fare a meno. E, dietro, ci sono motivazioni diverse.

La prima - scrive il Guardian - riguarda la mai risolta questione basca, una parte dei vitigni del Rioja - infatti - sono coltivati nella provincia basca di Álava e a questi la targa spagnola inizia a stare stretta.

Per questo motivo hanno deciso di coniarne uno nuovo, autoctono, che risponde al nome basco Arabako Mahastiak, in spagnolo Viñedos de Álava. Un appellativo che ora andrà al vaglio dell'Unione Europea.

Seconda, ma non secondaria, motivazione riguarda la qualità. Come tutti i grandi brand vinicoli, una grande produzione non sempre garantisce la qualità. E su questa i produttori dell'Álava sono intenzionati a puntare.

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