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Yara, sigillato un deposito. Il sindaco: "Rispetto per la famiglia Gambirasio"

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Yara, sigillato un deposito. Il sindaco: "Rispetto per la famiglia Gambirasio"
BREMBATE SOPRA - Lenzuola bianche appese dalle finestre delle case, un intero paese in apprensione. Del caso di Yara Gambirasio, tredicenne scomparsa nel nulla dal 26 novembre scorso, se ne è occupato ieri sera anche la trasmissione "...

BREMBATE SOPRA - Lenzuola bianche appese dalle finestre delle case, un intero paese in apprensione. Del caso di Yara Gambirasio, tredicenne scomparsa nel nulla dal 26 novembre scorso, se ne è occupato ieri sera anche la trasmissione "Chi l'ha visto". 

La conduttrice Federica Sciarelli, la ex telegiornalista del Tg3, ha parlato ieri di "uno strano messaggio ricevuto" alla redazione della trasmissione. Un'email di un cliente di un bar di Brembate Sopra. "Il gestore del bar - riferisce il cliente - ha parlato di un suo cliente che ha riferito di un furgone bianco che si aggirava nella zona il 26 novembre e che poi ho visto a Colle Pedrino di Palazzago nei pressi della cava Italcementi, dove io mi trovavo per caccia". Come si legge sul sito bergamonews.it il cliente si chiama Enrico Tironi, ha 19 anni e abita a non più di 300 metri dalla casa di Yara. E' lo stesso ragazzo che ha dichiarato ai carabinieri domenica 28 di aver notato un'auto rossa con due uomini vicino che parlavano con Yara. Poi ritrattò tutto, spiegando ai carabinieri di essesi inventato tutto.

A parte la storia del furgone, nulla di nuovo è emerso dalla trasmissione di Rai3. Come scrive oggi L'eco di Bergamo, gli investigatori starebbero concentrando le loro indagini in un piccolo magazzino all'interno del cantiere ex Sobea, area tra l'altro già setacciata da Joker, il segugio arrivato dal Ticino.

Il locale si trova al pianterreno del nascente centro commerciale e sarebbe stato sigillato dagli inquirenti.

E mentre sul cantiere si continua a lavorare, nel piccolo deposito di circa 3 metri per 4 l'accesso è vietato.

Finora non trapela nulla sui reperti prelevati da analizzare e su quanto ritrovato all'interno del locale.

Intanto a Brembate Sopra la famiglia, attraverso il sindaco Locatelli, chiede il rispetto da parte dei giornalisti, invitati a fare il loro lavoro, ma con riserbo. Un paese intero, assediato da telecamere e giornalisti, chiede più discrezione.
 

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