Autrasportatori e forse anche i trasporti pubblici in sciopero

Due proteste distinte potrebbero incrociarsi paralizzando la Penisola
ROMA - Gli autotrasportatori italiani potrebbero iniziare uno sciopero immediato per protestare contro una situazione che ormai dura da anni in cui non si sentono tutelati né dalle istituzioni né dalle organizzazioni sindacali che hanno firmato il contratto collettivo nazionale di lavoro. Secondo l'Unione sindacale di base (USB) italiano, che lo ha proclamato, durerebbe a oltranza «e sarà mantenuto sino a una convocazione da parte dei ministeri competenti per discutere delle problematiche dell'autotrasporto».
Per USB, l'ultimo rinnovo del CCNL «non ha garantito nessuna delle tutele richieste dei lavoratori che da decenni sono sempre le stesse come la tutela delle patenti professionali, il miglioramento delle condizioni economiche e maggiori investimenti sulla sicurezza e sugli aggiornamenti professionali» ed anche «la recente modifica del codice della strada ha penalizzato ulteriormente i lavoratori dell'autotrasporto e la loro professionalità».
Nel mentre, anche i trasporti pubblici locali potrebbero decidere per uno sciopero. Infatti, le organizzazioni sindacali del trasporto pubblico locale - FILT CGIL, FIT CISL, Uiltrasporti, FAISA CISAL e UGL FNA - hanno annunciato la conclusione, «con esito negativo», della prima fase di procedura di raffreddamento e conciliazione preliminare alla proclamazione allo sciopero e di attendere ora la convocazione al ministero del lavoro per la seconda fase di confronto. Martedì in conferenza stampa si conosceranno le tempistiche di eventuali manifestazioni.




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