Si moltiplicano le pressioni sulla popolazione, per far sì che collabori con gli occupanti russi
KIEV - La situazione umanitaria e di sicurezza nella regione di Zaporizhzhia è difficile, con i russi che bombardano regolarmente le città, istituiscono uffici di comando ed esercitano intimidazioni sui civili. Lo ha affermato il capo dell'amministrazione militare regionale, Alexander Starukh, in un'intervista a LIGA.net, secondo quanto riporta l'agenzia ucraina Unian.
«I combattimenti non si fermano da un mese. Soprattutto nella parte orientale della regione al confine con il Donbass. Ci sono regolari bombardamenti di artiglieria. I nostri territori vengono bombardati più volte alla settimana, ci sono distruzioni e vittime, soprattutto tra i civili», ha spiegato.
«Il funzionamento del sistema sanitario è stato complicato. L'ospedale di Polohy è stato completamente sequestrato. I medici di base che non sono d'accordo vengono licenziati. Stanno cercando di assumere la gestione degli ospedali», aggiunge. «Gli uffici del comandante sono già stati allestiti nelle grandi città. Persone professionalmente addestrate e l'FSB (il Servizio federale per la sicurezza russo, ndr), compresi i traditori della Crimea, stanno sistematicamente terrorizzando tutti gli insediamenti», ha aggiunto Starukh.
Anche il portavoce dell'amministrazione militare di Zaporizhzhia Ivan Arefyev, citato da Ukrinform, conferma la situazione. «Sono iniziate pressioni politiche su dipendenti, volontari e coloro che si rifiutavano di collaborare con le autorità di occupazione. Gli occupanti russi hanno tenuto una conversazione con ciascuno di loro. L'attuale capo del consiglio del villaggio di Chernihiv ha rifiutato di collaborare con le autorità di occupazione e ha lasciato Chernihiv», ha detto.