Cerca e trova immobili
AUSTRIA

A Vienna un'altra manifestazione contro l'obbligo di vaccinazione

Oggi sono scese in piazza decine di migliaia di persone. La misura scatterà a febbraio
Reuters
Fonte ATS
A Vienna un'altra manifestazione contro l'obbligo di vaccinazione
Oggi sono scese in piazza decine di migliaia di persone. La misura scatterà a febbraio
VIENNA - Decine di migliaia di persone hanno manifestato oggi a Vienna contro l'obbligo di vaccinazione e il lockdown per i non vaccinati. La polizia, come si legge in un tweet, ha stimato in 44'000 i partecipanti alla dimostrazione, l'ennesima da qu...

VIENNA - Decine di migliaia di persone hanno manifestato oggi a Vienna contro l'obbligo di vaccinazione e il lockdown per i non vaccinati. La polizia, come si legge in un tweet, ha stimato in 44'000 i partecipanti alla dimostrazione, l'ennesima da quando l'Austria, primo paese nell'Unione europea, ha annunciato l'obbligo vaccinale.

Un lockdown parziale in vigore dal mese scorso finirà domani sera per chi è vaccinato, ma non per chi non lo è.

"No al fascismo del vaccino", recitava un cartello portato dai manifestanti, mentre su un altro si leggeva "Non sono un neonazista o un hooligan, combatto per la libertà e contro il vaccino".

Il governo austriaco ha stabilito che da febbraio il vaccino diventerà obbligatorio per tutti i cittadini al di sopra dei 14 anni, con l'eccezione di chi non può vaccinarsi per motivi di salute.

Zwischenstand zur laufenden Versammlung: Derzeit gehen wir von ca. 44.000 Teilnehmer*innen aus. Es wurden Anzeigen wegen der Verwendung von Pyrotechnik & der Missachtung Maskenpflicht gelegt. Es gab eine Festnahme aufgrund des Verbotsgesetzes & eine aufgrund § 269 StGB. #w1112

— POLIZEI WIEN (@LPDWien)

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE