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Sisma, i Carabinieri acquisiscono documenti all'ospedale di Amandola

Sisma, i Carabinieri acquisiscono documenti all'ospedale di Amandola
ASCOLI PICENO - I carabinieri del Comando di Ascoli Piceno hanno acquisito documenti sui lavori che negli ultimi anni hanno interessato l'ospedale di Amandola (Fermo), danneggiato dal terremoto del 24 agosto, con il crollo di alcune tamponature dell'...

ASCOLI PICENO - I carabinieri del Comando di Ascoli Piceno hanno acquisito documenti sui lavori che negli ultimi anni hanno interessato l'ospedale di Amandola (Fermo), danneggiato dal terremoto del 24 agosto, con il crollo di alcune tamponature dell'ala nuova.

La documentazione riguarda vari interventi migliorativi condotti nella struttura anche dopo il sisma del 1997: l'ultimo nel 2014. La procura di Ascoli Piceno ha aperto un'indagine esplorativa (a modello 45) in particolare sulle strutture pubbliche danneggiate dal sisma.

L'obiettivo dei magistrati è di verificare se vi siano state anomalie negli interventi eseguiti nei padiglioni della struttura sanitaria, che non è collassata, ma ha subito importanti danni. La fase di raccolta di materiale cartaceo e informatico è successiva a quella, ormai completata, dell'acquisizione di documentazione fotografica sullo stato dei luoghi interessati dalla scossa di magnitudo 6 delle 3:36 del 24 agosto e da quelle seguenti: in particolare Arquata del Tronto, Pescara del Tronto (dove si sono avute 50 vittime) e Amandola.

Danni al Torrione di Tolentino - In seguito al terremoto del 24 agosto, si sono registrati danni anche allo storico torrione delle antiche mura urbiche che si affaccia davanti alla concattedrale di San Catervo a Tolentino.

Un accurato sopralluogo dei tecnici ha riscontrato danni ai merli e al torrione stesso tanto che con una ordinanza è stato deciso che, fino al completo ripristino della sicurezza stradale, è disposto il divieto di transito pedonale in Via Nazionale e Viale G. Murat nella porzione di marciapiedi adiacente il Torrione di San Catervo.

Il Torrione è famoso per essere stato utilizzato dal Barone Federico Bianchi quale sede del comando austriaco e punto di osservazione privilegiato per seguire l'evolversi della Battaglia del 1815 combattuta e vinta contro il cognato di Napoleone, Gioacchino Murat. Il torrione risale al XV secolo è in cotto e arenaria in fasce alterne.

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