Alberto Stasi condannato a 16 anni e a un milione di risarcimento
Il commento dei genitori di Chiara: "Siamo soddisfatti, non abbiamo mai mollato"
MILANO - Dopo sette anni dal delitto di Garlasco, i giudici della Corte d’Assise d’Appello di Milano hanno ribaltato le sentenze di primo e secondo grado e dato un nome all’assassino di Chiara Poggi: Alberto Stasi.
Il ragazzo è stato condannato a 16 anni nel processo d’appello bis per l’omicidio della fidanzata 26enne avvenuto il 13 agosto 2007 nella villetta dei Poggi in via Pascoli. Stasi dovrà versare alla famiglia di chiara, come risarcimento, un milione di euro.
Il sostituto pg Laura Barbaini aveva chiesto una condanna a 30 anni per l’ex studente della Bocconi, accusato di aver agito con crudeltà. Ma i giudici non hanno riconosciuto l’aggravante.
"Siamo soddisfatti, non abbiamo mai mollato - ha commentato la madre di Chiara - ora dirò a mia figlia Chiara 'ce l’hai fatta!'".
Stasi, invece, poco prima della sentenza, aveva rilasciato dichiarazioni spontanee alla corte che stava per ritirarsi in camera di consiglio. "Non cercate a tutti i costi un colpevole condannando un innocente», ha detto rivolgendosi alla Corte. In questi sette anni - ha aggiunto - ci si è dimenticati che la morte di Chiara è stata un dramma anche per me. Era la mia fidanzata. Sono anni che sono sottoposto a questa pressione. È accaduto a me e non ad altri. Perché? Mi appello alle vostre coscienze: spero che mi assolviate". Un appello che è rimasto inascoltato.




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