Siti hard bloccati dallo Stato. E tu cosa ne pensi?

David Cameron ha annunciato il proprio piano per proteggere i minori
LONDRA - Il premier britannico David Cameron ha annunciato il proprio piano per proteggere i minori dalla visione di materiale porno on line. I maggiori provider di internet britannici (i corrispettivi dei nostri Swisscom, Sunrise ecc.) saranno chiamati a bloccare i siti hard su tutte le connessioni domestiche, a meno che l’intestatario maggiorenne non richieda esplicitamente il contrario. Cameron ha spiegato che i sei principali provider internet – che danno accesso alla rete al 90% degli utenti – entro fine 2014 metteranno i propri abbonati davanti a una scelta: avere i filtri di rete contro il porno attivati o meno. In caso di mancata scelta da parte del capofamiglia, il provider bloccherà l’accesso al porno di default.
Cameron – che ha molto insistito su quanto il fatto di essere padre lo renda sensibile a questo tema – ha anticipato le critiche. "Qualcuno dirà: “va bene che tu, come padre, abbia la tua opinione, [...] ma questa è una questione che devono gestire i genitori, non lo Stato", ha spiegato, puntualizzando tuttavia di ritenere che Stato e genitori debbano "lavorare insieme" sul tema. A un’altra critica – ovvero che la presenza di filtri induca nei genitori un "pericoloso senso di sicurezza" – Cameron ha risposto dicendo che c’è bisogno di entrambi, di filtri e di genitori "consapevoli e impegnati".
Ma, si sa, i minori accedono a internet spesso dal loro smartphone. Il premier britannico ha così spiegato che tutti gli operatori mobili hanno accettato di attivare automaticamente filtri che siano disattivabili solo dopo la verifica della maggiore età dell’utente. Discorso simile per i wi-fi pubblici, filtrati in aree dove è possibile si colleghino minori e che potranno comunque fregiarsi di una certificazione “family friendly” nel caso il porno vi sia bandito.
Una grossa perplessità riguardo a tutto il progetto è che: fatto il filtro, trovato l’inganno. Ma Cameron assicura: "gli operatori continueranno a lavorare per migliorarli".




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