Il Papa visita la moschea: «Se vuole può pregare». Lui: «No, grazie»

Leone XIV si è recato alla Moschea Blu di Istanbul. Ha fatto una scelta diversa da Benedetto XVI e Francesco che avevano avuto un momento di raccoglimento silenzioso, come una preghiera.
ISTANBUL - Papa Leone XIV ha visitato la Moschea Blu di Istanbul. Il Papa è stato accolto e accompagnato dal Capo della Diyanet, ovvero il presidente per gli Affari religiosi Safi Arpagus.
«Il Papa ha vissuto la visita alla Moschea in silenzio, in spirito di raccoglimento e in ascolto, con profondo rispetto del luogo e della fede di quanti lì si raccolgono in preghiera», riferisce la Sala Stampa della Santa Sede.
Parlando ai giornalisti, il muezzin della Moschea, Asgin Tunca, ha indicato che Leone XIV ha visitato la Moschea ma non ha pregato. «Ho detto a lui che questa era la casa di Allah, che se voleva poteva pregare, e lui ha detto "no, osserverò in giro" e ha continuato la visita».
Leone ha quindi fatto una scelta diversa da Benedetto XVI e Francesco che avevano avuto un momento di raccoglimento silenzioso, come una preghiera. Il pontefice ha visitato il luogo di culto senza scarpe, come vuole la regola islamica.
La Moschea Sultan Ahmed, nota anche come "Moschea Blu", è una delle più importanti moschee di Istanbul. Venne costruita (1609-1617) dal sultano Ahmed I, su parte del sito del Gran Palazzo di Costantinopoli, per diventare il luogo di culto più importante dell'Impero Ottomano.
Il soprannome deriva dalle 21.043 piastrelle di ceramica turchese inserite nelle pareti e nella cupola. La Moschea Blu è l'unica ad avere sei minareti (di solito sono quattro), superata in questo solo dalla moschea della Ka'ba, a La Mecca, che ne ha sette.




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