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VATICANO

I leader mondiali ai funerali di Francesco. Ma non Putin

Intanto la Cina rompe il silenzio e seppur tardivamente esprime cordoglio per la morte del Pontefice.
Foto AFP
Fonte ats
I leader mondiali ai funerali di Francesco. Ma non Putin
Intanto la Cina rompe il silenzio e seppur tardivamente esprime cordoglio per la morte del Pontefice.

VATICANO - Cominciano ad arrivare le prime conferme dei leader del mondo che prenderanno parte ai funerali di Papa Francesco. Ci saranno il presidente francese Emmanuel Macron e quello brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, ma anche il premier britannico Keir Starmer, come annunciato dal suo portavoce.

«Saremo presenti ai funerali del Papa, come è giusto che sia», ha dichiarato Macron durante una conferenza stampa tenutasi sull'isola della Réunion, dove si trova in viaggio. La presenza di Lula è stata confermata dal Palacio do Planalto, sede della Presidenza della Repubblica. Ha annunciato oggi all'agenzia AFP la sua partecipazione anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, affidando la conferma della sua presenza a una fonte del suo ufficio di presidenza.

La Svizzera sarà rappresentata dalla presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter, come lei stessa ha confermato sui social. Non mancherà nemmeno Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea.

Putin non andrà in Vaticano - Chi non ci sarà è sicuramente Vladimir Putin: il presidente russo non ha intenzione di partecipare alle esequie di sabato. Lo ha confermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall'agenzia stampa Tass.

Il messaggio cinese - Dopo molte ore di silenzio, arriva seppur tardivamente il «cordoglio per la morte del Papa» da parte di Pechino. Lo riferisce il ministero degli Esteri.

«Negli ultimi anni, la Cina e il Vaticano hanno mantenuto contatti costruttivi e hanno condotto scambi amichevoli», ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun, in quello che è stato il primo commento ufficiale di Pechino sulla scomparsa di Papa Bergoglio.

La Cina «è disposta a compiere sforzi congiunti con il Vaticano per promuovere il continuo miglioramento delle relazioni"»bilaterali, ha aggiunto Guo nel briefing quotidiano.

Repubblica popolare e Santa Sede non hanno rapporti diplomatici ufficiali, visto che il Vaticano è l'ultimo Stato europeo che riconosce ancora Taiwan, considerata però da Pechino parte «sacra e inalienabile» del suo territorio e «da riunificare anche con la forza, se necessario».

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