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UNIONE EUROPEAIn Europa fa il doppio più caldo

02.11.22 - 23:45
Rispetto alla media globale, le temperature nel continente sono raddoppiate in appena 30 anni. Ma c'è una buona notizia
Afp
In Europa fa il doppio più caldo
Rispetto alla media globale, le temperature nel continente sono raddoppiate in appena 30 anni. Ma c'è una buona notizia

BRUXELLES - A quattro giorni dall'inizio della Cop27, è stato pubblicato un nuovo rapporto inerente al riscaldamento climatico. Negli ultimi 30 anni le temperature in Europa sono più che raddoppiate rispetto alla media globale. In nessun'altra parte del mondo è stato registrato un aumento simile.

Il dato è stato pubblicato in un rapporto redatto dall'Organizzazione meteorologica mondiale in collaborazione con il servizio Copernicus sui cambiamenti climatici. Stando ai ricercatori, che hanno basato le loro misurazioni sulle tre decadi tra 1991 e 2021, la tendenza al riscaldamento non accenna a fermarsi e sono da aspettarsi caldo eccezionale, incendi e inondazioni che influenzeranno la società, le economie e gli ecosistemi.

In media, in ogni decennio rientrante nelle misurazioni, la temperatura in Europa è aumentata di 0,5 gradi centigradi. Dal 1997 al 2021 i ghiacciai alpini hanno perso 30 metri di spessore di ghiaccio. Lo scorso anno la Groenlandia ha subito uno scioglimento record dello strato glaciale, accelerando il processo di innalzamento dei mari. Inoltre, nel suo punto più alto è stata osservata la prima pioggia.

Sempre nel 2021, si legge nel rapporto, «eventi meteorologici e climatici ad alto impatto hanno provocato centinaia di vittime, colpito direttamente più di mezzo milione di persone e causato danni economici superiori a 50 miliardi di dollari. Nell'84% dei casi si trattava di inondazioni o tempeste.

Alcuni dati sull'impatto sulla salute
Oltre il 24% degli adulti e il 30-40% dei bambini - la percentuale è in aumento - che vivono nella regione europea, soffrono di varie allergie, incluse le forme di asma grave. «Le alterazioni indotte dai cambiamenti climatici nella produzione e distribuzione di pollini e spore possono portare a un aumento dei disturbi allergici».

Nel 2019, sempre nella regione europea, si sono verificate mezzo milioni di morti premature. Stando all'Oms «sono state causate dall'inquinamento atmosferico antropogenico da particelle fini, di cui una parte importante era direttamente collegata alla combustione di combustibili fossili». Si stima che circa 138'000 morti premature potrebbero essere evitate ogni anno grazie alla riduzione delle emissioni di carbonio, con un potenziale risparmio tra i 244 e i 564 miliardi di dollari americani.

Una buona notizia
Alcuni Paesi della regione europea sono riusciti a ridurre le proprie emissioni di gas serra con successo. All'interno dell'Unione le emissioni sono diminuite del 31% tra il 1990 e il 2020. L'obiettivo di riduzione netta è del 55% entro il 2030.

«L'Europa è anche una delle regioni più avanzate nella cooperazione transfrontaliera nell'adattamento ai cambiamenti climatici, in particolare attraverso i bacini idrografici transnazionali. È uno dei leader mondiali nella fornitura di sistemi di allerta precoce efficaci: riesce a proteggere circa il 75% delle persone. I piani d'azione hanno salvato molte vite dal caldo estremo».

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