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MONDOUn altro Natale oscurato dalla pandemia

24.12.21 - 23:00
Come nel 2020, il mondo deve fare i conti con una festività natalizia all'ombra del Covid
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Un altro Natale oscurato dalla pandemia
Come nel 2020, il mondo deve fare i conti con una festività natalizia all'ombra del Covid
Il buon umore, però, non deve mancare: e dal Canada assicurano: «Le restrizioni non impediranno a Babbo Natale di viaggiare»

LUGANO - L'albero di Natale, i regali, il cenone in famiglia... la mascherina, e il disinfettante.

Anche Natale, per il secondo anno di fila, verrà celebrato all'ombra della pandemia di Covid, che ci costringe ad adattare e complementare le nostre più amate tradizioni con qualche norma igienica in più, volta a evitare ogni possibile rischio di contagio in famiglia o tra amici.

Così, oltre ad andare a caccia di regali e del miglior maglione natalizio, il pensiero si è inevitabilmente rivolto anche alle misure sanitarie. I consigli ormai li conosciamo bene: ridurre i contatti, ventilare bene, ed effettuare un tampone se si hanno sintomi o se ci si vuole sentire più sicuri.

Da Betlemme a Londra
Così, miliardi di persone in tutto il mondo stanno celebrando un Natale - per il secondo anno di fila - oscurato dalla forte presenza del Covid e dall'esplosione di casi della variante Omicron, che sta causando restrizioni e limitazioni alle più tradizionali riunioni familiari. 

Seppur in molti Paesi gli incontri saranno più ampiamente possibili rispetto al 2020, dopo due anni di pandemia in molti passeranno comunque il Natale con una cerchia ristretta di persone, vuoi per prudenza, vuoi per il timore del boom di casi di Omicron.

La pandemia, seppur per molti sarà un tema vietato a tavola, si fa sentire dappertutto. Sin dai luoghi più simbolici, come Betlemme, dove diverse centinaia di persone si sono riunite, nonostante il freddo e il cielo coperto, per assistere alla classica sfilata natalizia. «È così diverso dagli altri anni, quando era affollato», ha dichiarato all'AFP Kristel Elayyan, arrivata da Gerusalemme. Come nel 2020, la messa di mezzanotte sarà riservata a una piccola cerchia di fedeli, solo su invito. 

Tra i più colpiti c'è sicuramente il Regno Unito, che ha registrato più di 122'000 nuovi casi di Covid-19 venerdì, un nuovo record dall'inizio della pandemia. Il primo ministro Boris Johnson non ha però voluto irrigidire le misure prima delle Feste, dicendo a riguardo che il miglior regalo di Natale è farsi una dose di vaccino «che sia la prima, la seconda, o il booster».

Un po' di spirito natalizio
Scene più liete arrivano invece dall'Australia, dove per la prima volta da mesi alcuni australiani si sono potuti mettere in viaggio. L'arcivescovo di Sydney, Anthony Fisher, ha parlato a riguardo di «scene commoventi, con persone che si sono potute riunire negli aeroporti dopo mesi di separazione».

In quanto si tratta di una festività, c'è anche chi la mette sul buon umore, come il Ministro dei trasporti canadese, che ha dichiarato che «la chiusura delle frontiere e le restrizioni non impediranno a una famosa slitta trainata da renne di viaggiare per il mondo. Anche Rudolph, visto il naso rosso, si è assicurato di non avere sintomi prima di decollare».

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