Cerca e trova immobili
MONDO

«Chi è guarito dal coronavirus non è detto che poi sia immune»

Lo sostiene l'Oms in un recente rapporto secondo cui mancano le prove
keystone-sda.ch / STF (STEPHANIE LECOCQ)
Fonte Ats ans
«Chi è guarito dal coronavirus non è detto che poi sia immune»
Lo sostiene l'Oms in un recente rapporto secondo cui mancano le prove
GINEVRA - Non ci sono ancora prove scientifiche che le persone che sono guarite dal Covid-19 abbiano anticorpi che proteggono da una seconda infezione. Lo ricorda l'Oms in un documento appena pubblicato. Nel documento si precisa che «a questo p...

GINEVRA - Non ci sono ancora prove scientifiche che le persone che sono guarite dal Covid-19 abbiano anticorpi che proteggono da una seconda infezione. Lo ricorda l'Oms in un documento appena pubblicato.

Nel documento si precisa che «a questo punto della pandemia non ci sono abbastanza evidenze sull'efficacia dell'immunità data dagli anticorpi per garantire l'accuratezza di un 'passaporto di immunità' o un 'certificato di libertà dal rischio'».

Alcuni governi, spiega l'Organizzazione, hanno suggerito che trovare gli anticorpi al Sars-CoV-2 possa servire come base per un 'passaporto di immunità' che può permettere agli individui di viaggiare o di tornare al lavoro con l'assunzione che siano protetti da una reinfezione.

«Molti degli studi hanno mostrato che le persone che sono guarite dall'infezione hanno gli anticorpi per il virus. Tuttavia alcuni di questi - scrive l'Oms - hanno livelli estremamente bassi di anticorpi neutralizzanti nel sangue. Al 24 aprile 2020 nessuno studio ha valutato se la presenza degli anticorpi da Sars-CoV-2 possa dare immunità ad una successiva infezione nell'uomo».

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE