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ITALIA

«Volevo abbracciarla, ma ho preferito immortalare quel momento di tregua»

La foto, scattata dopo un lungo turno al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Cremona, è diventata virale sul web
Facebook (Francesca Mangiatordi)
«Volevo abbracciarla, ma ho preferito immortalare quel momento di tregua»
La foto, scattata dopo un lungo turno al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Cremona, è diventata virale sul web
CREMONA - Lo scatto gira ormai da qualche giorno ed è diventato virale in rete. È la fotografia di un’infermiera che si concede alcuni istanti di riposo appoggiando la tastiera sul computer, stremata dai turni senza sosta a cui so...

CREMONA - Lo scatto gira ormai da qualche giorno ed è diventato virale in rete. È la fotografia di un’infermiera che si concede alcuni istanti di riposo appoggiando la tastiera sul computer, stremata dai turni senza sosta a cui sono sottoposti gli eroi in camice che l’epidemia di coronavirus la combattono in prima linea.

A immortalare quell’istante - che meglio di qualsiasi parola traccia i contorni del momento d’emergenza che l’Italia sta vivendo - è stata Francesca Mangiatordi, medico del Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Cremona, mentre la donna ritratta è Elena Pagliarini, infermiera presso lo stesso dipartimento.

«L’ho guardata e avevo voglia di abbracciarla, ma ho preferito immortalare quel momento di tregua… Con guanti mascherina e camice monouso. Un attimo di tregua», ha raccontato l’autrice dello scatto al portale NurseTimes. Una tregua arrivata dopo un turno di notte «senza sosta» di oltre 10 ore, visitando oltre 50 pazienti «sulle barelle nei corridoi, sulle sedie, con la necessità di ossigenarli». La situazione è una sfida enorme «nel fisico e nella mente», ha spiegato il medico. «Vedere tutti quei malati chiederci aiuto con lo sguardo, e sapere di dover scappare da un altro che sta peggio, può farti sentire incapace di aiutare tutti».

Nasce così quello scatto, che in poche ore è diventato il simbolo della guerra “al fronte” per arginare il coronavirus. «Tra un paziente e l’altro Elena aveva le lacrime agli occhi. Ed è stato quello che mi ha portato a scattare quella foto. Hanno tagliato i fondi in sanità. Hanno ridotto i posti letto e ora ci troviamo ad affrontare una sfida enorme».

L'Italia è interamente "zona protetta"

L'ultimo bollettino della Protezione civile parla di 10149 casi positivi di Covid-19 in Italia, con 631 decessi e 1004 persone guarite in tutto il Paese. La zona maggiormente colpita è la Lombardia, con 5791 casi. La situazione in rapida evoluzione ha portato il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte a firmare un nuovo decreto che ha esteso a tutto il territorio nazionale le misure di contenimento previste inizialmente per le sole regioni del Nord, vietando ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico.

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