L'arma segreta dei talebani: schiavi sessuali bambini
Addestrati dagli integralisti, fanno strage dei comandanti di polizia che abusano di loro. Una pratica diffusa in alcune regioni e che sembra impossibile da estirpare
KABUL - Una storia di schiavitù, orrore e morte arriva dal profondo Afghanistan: giovani ragazzini vengono offerti ai comandanti dei posti di polizia locali a fini sessuali, salvo poi uccidere gli ufficiali e dare il via ad attacchi talebani.
È l'agenzia di stampa France Presse a raccontare questa pratica di pedofilia che continua da secoli in certe regioni dell'est, del nord e del sud del Paese. Nella lingua dari è chiamata "bacha bazi", e prevede che ragazzini in età prepuberale siano addestrati nelle arti della danza e dell'intrattenimento. Successivamente, dopo essere stati truccati, vestiti da donna e dopo aver celato i loro attributi maschili, i ragazzini sono offerti a potenti locali come schiavi sessuali. Per alcuni comandanti di polizia della provincia di Uruzgan, riferisce l'inviata dell'agenzia Anuj Chopra, questi ragazzini diventano «dei veri trofei» dei quali si prendono gelosamente cura.
I talebani sfruttano sempre di più questo tallone d'Achille della polizia afgana: «Inviano dei bei ragazzi che s'infilano oltre le protezioni per avvelenare o uccidere gli agenti», ha spiegato un ex responsabile di un corpo di polizia provinciale. «Hanno scoperto la più grande debolezza delle nostre forze di polizia: il "bacha bazi"». Il fenomeno in alcune aree sarebbe incredibilmente diffuso: secondo France Presse la quasi totalità dei 370 posto di polizia o di frontiera della provincia di Uruzgan ha almeno uno schiavo sessuale. I ragazzini, talvolta, sono autorizzati a portare con sé delle armi.
I danni compiuti da questi bambini sono notevoli, e paradossalmente essi sono considerati più pericolosi dei kamikaze. Un agente 21enne, sopravvissuto a una strage compiuta sfruttando uno di questi "cavalli di Troia" ha raccontato che un adolescente, usato come schiavo sessuale dal comandante del suo posto di polizia, ha ucciso l'uomo nel sonno e poi ha fatto entrare i talebani nella caserma. Tutti sono stati uccisi, tranne il 21enne che si è salvato fingendo di essere morto.
Durante i cinque anni del loro governo i talebani avevano proibito il "bacha bazi", e ufficialmente negano di ricorrere ai giovani schiavi come strumenti di morte. È invece assodato che molti ex ragazzini abusati dagli agenti, una volta cresciuti e non più considerati "interessanti", si arruolano tra i talebani allo scopo di vendicarsi. Il ministero dell'interno si è rifiutato di commentare l'infiltrazione di giovani combattenti all'interno delle caserme, ma l'Afp è entrata in possesso di documenti interni nei quali si ordinano inchieste sulle aggressioni sessuali subite dai bambini-soldato.
«È una dipendenza peggiore di quella dall'oppio» ha spiegato un giudice, in prima linea nel tentativo di proibire questa pratica. «È vista come un costume locale e non come un crimine», aggiunge una funzionaria di un'ong internazionale che cerca di cancellare il "bacha bazi". Missione apparentemente impossibile: vari comandanti hanno minacciato di lasciare l'incarico se gli fosse portato via il proprio "pupillo". Gli stessi investigatori non riescono a procedere: «Non abbiamo avuto accesso ai posti di polizia. Credete poi che i comandanti ci lascino uscire vivi, se ci mettiamo ad indagare su questi crimini?».




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!