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COMO: Arrestata la basista dell’omicidio al “Celtic Stone”
Patrizia Alfetra, 35enne di Mariano Comense era stata condannata il 4 dicembre di due anni fa a 10 anni di reclusione per la drammatica rapina al pub di Giussano che nel ’95 costò la vita al titolare ucciso mentre inseguiva i banditi. La donna aveva organizzato il colpo dopo aver lavorato nell’esercizio pubblico come inserviente
COMO: Arrestata la basista dell’omicidio al “Celtic Stone”
Patrizia Alfetra, 35enne di Mariano Comense era stata condannata il 4 dicembre di due anni fa a 10 anni di reclusione per la drammatica rapina al pub di Giussano che nel ’95 costò la vita al titolare ucciso mentre inseguiva i banditi. La donna aveva organizzato il colpo dopo aver lavorato nell’esercizio pubblico come inserviente
MARIANO COMENSE –
A due anni di distanza dalla sentenza che di Secondo Grado che la condannata a dieci anni di reclusione, è stata arrestata nei giorni scorsi su Ordine di Carcerazione emesso dal Tribunale di Monza Patrizia Alfetra, 35enne...
MARIANO COMENSE –A due anni di distanza dalla sentenza che di Secondo Grado che la condannata a dieci anni di reclusione, è stata arrestata nei giorni scorsi su Ordine di Carcerazione emesso dal Tribunale di Monza Patrizia Alfetra, 35enne nubile di Mariano Comense. La donna, all’epoca residente ad Arosio, era stata riconosciuta la basista della tragica rapina ai danni del “Celtic Stone” di Giussano compiuta il 29 luglio del ’98 e finita con la tragica morte del titolare 32enne, Diego Curioni, che nel tentativo di impedire ai banditi di impossessarsi del bottino si era gettato al loro inseguimento. La donna è stata prelevata dalla sua abitazione di via Giovanni XXIII a Mariano dove si era trasferita da Arosio dopo la condanna e in carcere dovrà ora restarci per otto anni, 4 mesi e 4 giorni. L’uomo, residente a Seregno, la notte del 28 luglio ’95 venne ammazzato dai rapinatori da lui stesso inseguiti dopo che avevano razziato cinque milioni di lire. Patrizia Alfetra per un certo periodo aveva lavorato come cameriera al “Celtic Stone” e avrebbe passato ai complici tutte le informazioni utili per mettere a segno l’assalto criminoso. In secondo grado erano state confermate anche le condanne inflitte nei confronti di Mauro Mazzoleni, 28enne bergamasco di Almenno San Salvatore indicato come colui che materialmente sparò alle spalle di Diego Curioni e che passerà i prossimi 24 anni della sua sbandata vita in galera mentre Vincenzo Palazzo, 38enne di Seveso, accusato di concorso e di aver guidato l’auto usata dalla banda di spietati rapinatori durante la fuga, aveva scelto la via del patteggiamento ottenendo uno sconto di pena che dai 23 anni inflitti a Monza era scesa in Appello a 15 anni e sei mesi. Della banda l’unica ed essere rimasta in libertà in attesa finora è stata proprio la giovane comasca che si è sempre detta estranea anche se gli inquirenti avevano raccolto contro di lei prove ritenute schiaccianti. Al famigliari della vittima era stata riconosciuta una provvisionale sul risarcimento dei danni: 50 milioni da versare alla madre e 30 milioni per ciascuna delle due sorelle di Diego Curioni. Ancora da tutta da definire, invece la causa civile per quantificare l’intero ammontare del risarcimento.
di Bob Decker
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