USA: mio padre uccise Martin Luther King 34 anni fa
WASHINGTON - Trentaquattro anni dopo l´assassinio di Martin Luther King, avvenuto il 4 aprile ...
Ray, che aveva confessato, ma poi aveva ritrattato la confessione, morì nel 1998, colpito da una crisi epatica in carcere, dove stava scontando una pena di 99 anni. In un´intervista al "New York Times", Wilson ha detto che Ray solo aveva comperato il fucile usato poi da suo padre, che aveva altri complici, anche essi nel frattempo scomparsi. "Fu mio padre a sparare il colpo mortale", ha dichiarato il pastore. Wilson insiste che il padre non ha ucciso King per razzismo, anche se non nega che Henry Clay, un membro del Ku Klux Klan che aveva partecipato alle aggressioni organizzate contro i neri, fosse stato un razzista. "Mio padre - ha detto - fu convinto che Martin Luther King era un comunista che cercava di fomentare una sommossa".
Ron Grenier, agente e portavoce della sede dell´FBI a Jacksonville, in Florida, dove vive Wilson, ha detto che la polizia federale ha avviato un´inchiesta preliminare sulle dichiarazioni del reverendo. "Prendiamo sul serio affermazioni del genere. Non appena abbiamo saputo delle dichiarazioni di Wilson (rese per prima martedì a Jacksonville in una conferenza stampa), ci siamo messi ad appurare i fatti", ha detto il portavoce, precisando che l´FBI non ha però aperto un´inchiesta formale.
La famiglia di King ha sempre sostenuto che ci fu un complotto dietro l´assassinio del congiunto, schierandosi con la tesi dell´innocenza di Ray. Due anni fa il Ministero della Giustizia a Washington rese noti i risultati di una propria indagine secondo cui non esiste alcuna prova a sostegno della teoria del complotto.




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