Russia: sentenza tribunale, figlio Krushev non fu traditore
MOSCA - Un tribunale di Mosca ha confermato oggi con una sentenza ufficiale che il figlio del defunto leader sovietico Nikita Krushev, Leonid, è morto l'11 marzo del 1943, abbattuto a bordo del suo caccia dalla contraerea tedesca.
La sentenza equivale a scagionare Leonid Krushev dall'accusa di tradimento: nel 2002, un articolo apparso sulla stampa russa affermava che il giovane si era buttato fuori dell'aereo ed era caduto in territorio nemico, dove era stato catturato e aveva finito per collaborare con i nazisti.
In seguito, secondo gli articolisti, Leonid Krushev era stato catturato da soldati dell'Armata rossa e fucilato per alto tradimento, su ordine di Josif Stalin. La 'destalinizzazione' avviata nel 1956 da Nikita, sostenevano, era dettata anche da motivi di vendetta personale.
La famiglia Krushev si è battuta in tribunale per avviare una querela contro il giornale che per primo aveva pubblicato la storia, 'Nezavisimaia Gazeta', ma senza risultati. Ora la sentenza del tribunale che conferma la data di morte di Leonid renderà possibile una nuova querela, già annunciata dalla figlia Iulia.




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