Papa: auguri in 62 lingue del mondo
CITTÀ DEL VATICANO - Sessantadue lingue del mondo sono risuonate per bocca del Papa in piazza san Pietro, quando Giovanni Paolo II ha rivolto gli auguri di Pasqua negli idiomi più diffusi o più insoliti parlati sulla terra.
Il Papa poliglotta non si sottrae a questo festoso rito che si ripete ogni Pasqua e ogni Natale, dopo il messaggio Urbi et Orbi. Anche oggi quindi ha augurato buona Pasqua non solo nelle principali lingue europee e nelle lingue slave, ma anche in cinese, giapponese, suahili, mongolo, maori, ebraico e aramaico, etiopico-eritreo, kirundi e kinyarwanda, tamil, bengalese, birmano, urdu, e tante altre. La serie degli auguri, come è tradizione, si è aperta con quelli in italiano, visto che il Papa è vescovo di Roma e primate d'Italia, e si è conclusa con il latino "Resurrexit. Alleluja"




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